Postproduzione: come ottenere superfici perfette nella stampa 3D

Pietro Meloni Materiali, Stampa 3D 0 Comments

 

Per realizzare modelli di qualità professionale ci sono diverse strade.

La più ovvia è quella di usare una stampante “top”, impostare il minimo spessore layer disponibile, abbassare la velocità di stampa e … aspettare. In verità, per raggiungere il massimo non basta neppure questo. Sarebbe necessario levigare il modello carteggiandolo con cura, prima con la carta (bagnata) 400, poi 800, 1200… e magari alla fine lucidare le superfici con pasta abrasiva e polish. Il risultato “paga”, ma è necessario molto tempo, pazienza e una notevole abilità manuale.

Ma non c’è una scorciatoia? Ma si, certo. Esistono prodotti che permettono di abbreviare i tempi di postproduzione e di ottenere risultati eccellenti. Uno tra questi è DURALOID AL-30, una vernice epossidica vetrificante ad effetto autolevigante.

DURALOID è un formulato epossidico bicomponente, caratterizzato da elevata trasparenza. Può essere impiegato per realizzare spessori sino a 1 mm, ed è assolutamente trasparente.

DURALOID AL-30 è certificato per il contatto permanente con acqua potabile ai sensi del D.M. 21/03/73 quindi, oltre alle usuali applicazioni, si può applicare anche per vetrificature trasparenti di contenitori/vasche/serbatoi che devono contenere acqua potabile alla temperatura massima di 40°C.

Resiste bene anche al lavaggio in  lavastoviglie a temperature non superiori a 65-70°C. Oltre che naturalmente su tutti i materiali usati per la stampa 3D, può anche essere applicato su legno, metallo, terracotta, gesso e polistirolo; inoltre il prodotto non rimuove decorazioni eseguite con colori all’acqua o acrilici.

DURALOID AL-30 contiene un additivo distendente per evitare schivature e migliorare l’aspetto superficiale e un agente tixotropico che riduce la tendenza a colature nell’applicazione in verticale.

 

Per l’applicazione è preferibile utilizzare un pennello a setole corte: la proprietà autolevigante permette di ottenere superfici perfettamente lisce, ed elimina l’effetto “scalettatura” dei layer. L’uso del pennello consente di regolare la quantità di prodotto applicato nelle varie aree, in relazione all’effetto che si desidera ottenere. Al contrario dei (pericolosi) trattamenti ai vapori di acetone (peraltro utilizzabili esclusivamente con ABS e similari), che tendono ad appiattire i dettagli, una sapiente applicazione di DURALOID AL-30 può persino accentuarli, pur rimuovendo i difetti. Un ulteriore vantaggio collaterale è il considerevole aumento della resistenza meccanica e all’abrasione del modello.

Il prodotto è perfettamente trasparente e consente di ottenere una finitura extralucida. In caso di necessità, può essere comunque integrato con appositi pigmenti per ottenere la colorazione desiderata.

DURALOID AL-30 è disponibile nell’eshop ShareMind.

Visita gli altri prodotti per postproduzione nell’eshop

 

SubD2NURBS: l'anello di congiunzione tra mesh poligonali e NURBS

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ShareMind è particolarmente lieta di annunciare un nuovo accordo per la distribuzione in Italia della piattaforma Cyborg 3D sviluppata da IntegrityWare. Già nota agli utenti professionali per i pluripremiati plugin per SolidWorks, Modo e 3DStudio Max, la società Californiana ha recentemente rilasciato una nuova serie di prodotti standalone che possono venire impiegati anche dagli utenti di altri programmi di modellazione, sculpting poligonale e sistemi CAD.

subd2nurbs

I professionisti conoscono bene i vantaggi della tecnologia NURBS quando si tratta di sviluppare progetti di industrial design, automotive, architettura, design navale e aerospaziale. Ma sanno altrettanto bene che, quando si presentano esigenze di rappresentare intricati dettagli o di realizzare modelli organici, è necessario ricorrere ai software di modellazione poligonale.

Si, i due mondi “non si parlano” volentieri. In generale è quasi sempre possibile convertire in modo semplice un modello analitico (NURBS) in un modello poligonale, anche se questa operazione non viene compiuta con la stessa qualità dai vari sistemi CAD. Ma quando si tratta di fare il contrario, ovvero convertire un modello poligonale in una matematica CAD, iniziano i dolori. E’ necessario ricorrere a complesse e costosissime applicazioni di Reverse Engineering, il cui impiego richiede profonde competenze ed impone dei flussi di lavoro particolarmente complicati. O meglio, fino a ieri era necessario ricorrere…

Si, perché oggi c’è un’altra soluzione. Più semplice ed economica.

Il modello di una Mercedes, scaricato da TurboSquid e convertito in NURBS

SubD2NURBS

– Volete importare un modello poligonale SubD in un sistema CAD?
– Dovete convertire sculture realizzate in Z-Brush in formati importabili in un software CAD?
– Volete importare modelli poligonali scaricati da repository come Turbosquid o realizzati con altri software che producono mesh nel vostro modellatore analitico, es. Rhinoceros, ed essere in grado di modificare i modelli NURBS risultanti con operazioni Booleane o aggiungendo raccordi, smussi, superfici di giunzione?
– Volete modellare forme organiche in modo semplice e veloce?

Cyborg3D SubD2CAD rende disponibili i potenti strumenti di conversione da SubD a CAD (già disponibili negli add-in Power Surfacing for SolidWorks e nei plug-in Power SubD-NURBS for MODO) al resto della comunità Sub-D. SubD2CAD è un prodotto standalone che può essere usato per convertire modelli esistenti sviluppati con tecnologia subdivision surface in modelli NURBS con una rappresentazione per bordi (Breps) che possono essere esportati nei formati standard leggibili da tutti i sistemi CAD.

Un grifone ad alto dettaglio, scolpito in ZBrush e convertito in NURBS

SubD2CAD supporta i seguenti flussi di lavoro:

1) Importazione, modifica ed esportazione di modelli subdivision surface “Catmul Clark” (realizzati con software SubD o scaricati da repository come Turbosquid.com) in un formato CAD. Vedi il video Turbosquid Workflow.

2) Importazione e conversione di mesh quadrangolari ad alta risoluzione (sino a 6 milioni di poligoni)  scolpite con ZBrush o altri software di sculpting. Vedi il video ZBrush Workflow.

3) Importazione, riparazione, avvolgegimento con una mesh quadrangolare di mesh triangolari ad alta densità ottenute da scansioni.

4) Realizzazione di modelli SubD direttamente all’interno di SubD2CAD e conversione in un formato CAD.  Vedi il video SubD Design Workflow.

 

Per ulteriori approfondimenti sulla tecnologia Subdividion Surface, sono disponibili su Youtube i video “Subdivision Surfaces: Vista d’insieme” e “Subdivision Surfaces: Artefatti

 

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Rhino Day – Roma, in collaborazione con la University of Arkansas

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University of Arkansas Rome Center, in collaborazione con McNeel Europe, organizza due giorni di workshop per presentare gli strumenti più aggiornati per architetti e designer nel campo della modellazione digitale 3D, della progettazione parametrica, dell’analisi energetica ed ambientale, della fabbricazione digitale e del BIM.

 

QUANDO:
Venerdì 18 marzo, dalle 14:00 alle 19:00, si terrà un workshop privato per gli studenti dell’UARC (ulteriori informazioni nella locandina dell’evento).

Sabato 19 marzo, dalle 9:30 alle 18:00, la sessione sarà aperta al pubblico:

Mattino
9:30 – Registrazione dei participanti
10:00 – Introduzione: Francesco Bedeschi (UARC)
10:15 – Carlos Pérez (McNeel Europe)
10:45 – Luis Fraguada (McNeel Europe)
11:15 – Francesc Salla (Asuni CAD)
11:45 – Presentazioni di power users
13:00 – Pausa pranzo

Pomeriggio
14:00 – Arturo Tedeschi (www.arturotedeschi.com)
14:30 – Antonello di Nunzio
15:00 – Vittorio Carlotto (Università degli Studi di Padova)
15:30 – Beatrice Barozzi (Università di Bolzano)
16:00 – Presentazioni di power users
17:30 – Commenti conclusivi e dibattito
18:00 – Fine del workshop

La partecipazione all’evento è gratuita ma è limitata a massimo 80 persone. La registrazione all’evento è obbligatoria. Solo i partecipanti registrati potranno accedere agli spazi del centro.
Gli utilizzatori di Rhino che siano interessati a proporre una loro presentazione di 15 minuti possono utilizzare il seguente modulo di registrazione.

ATOM 2.0: il video completo dell'assemblaggio.

Pietro Meloni Atom, Guide, Stampa 3D 0 Comments

 

Dopo aver pubblicato alcuni video delle principali fasi, ecco il video completo dell’assemblaggio, installazione del software e collaudo.
Il montaggio delle Atom è particolarmente divertente, e reso semplice dalla disponibilità di un manuale di eccezionale chiarezza, all’altezza della qualità della componentistica e della stampante in generale.

ATOM 2.0, il più sofisticato kit Delta sul mercato, è distribuito in esclusiva da ShareMind.

Le macchine e i loro accessori sono in pronta consegna.

Ma quanto costa una stampante 3D "al litro"?

Pietro Meloni Stampa 3D 0 Comments

 

 

 

Caraffa da osteria

Certamente non tutti hanno bisogno di stampe enormi, ma la necessità di stampare anche un oggetto “grande” prima o poi si presenta.
Il buon senso vorrebbe che chiunque fosse in procinto di scegliere una macchina dovrebbe orientarsi verso un modello con dimensioni utili almeno pari a quelle dell’oggetto più grande che immagina di dover realizzare. Si, esattamente come quando una famiglia acquista un’auto: dovrebbero esserci almeno tanti posti quanti sono i componenti della famiglia.
Ma stampare “in grande”, oltre al fatto che rappresenta di per se un problema tecnico non indifferente, costa.
Si, la grandezza influisce non poco sul costo della macchina: aumentando il volume, è necessario aumentare la rigidità del telaio, le corse delle guide, la potenza dei motori e – almeno per quanto riguarda i costruttori “seri”, adottare meccaniche più adeguate ed utilizzare paratie o sportelli per migliorare la gestione della temperatura. Ed effettivamente, almeno in generale, le stampanti “grandi” costano molto di più rispetto a quelle “piccole”.
Ma quale è – in media –  il costo in relazione al loro volume utile? Mi sono preso la briga di fare qualche calcolo, che evidenzia risultati in qualche modo sorprendenti.

Piccoli gioielli

Avevo appena detto che le stampanti più grandi, per via dei vari accorgimenti che è necessario adottare per conservare un buon livello di accuratezza quando aumentano le corse, sono più care. Questo è vero in assoluto, ma quando il prezzo viene messo in relazione al volume utile, con una breve e piuttosto sommaria indagine, si scopre che la cosa si ribalta. Salvo qualche sporadica eccezione (ma in questo caso si tratta di stampanti che non prevedono alcune delle caratteristiche e funzionalità divenute ormai standard, come il display LCD e un lettore di supporti magnetici), si scopre che più piccole sono le macchine, più costano. La stampante più costosa “al litro” in assoluto – almeno nella superficiale classifica che ho stilato – risulta infatti la “piccola” di casa Zortrax, la Inventure, con un prezzo al litro di ben 1588,07€, seguita (non proprio da vicino) dalla Makerbot Replicator Mini (1100€/litro).

La Zortrax Inventure

Abbordabili “Medie”

Le stampanti con volumi tra i 7000 e i 15000 cc utili si attestano su costi medi “al litro” sensibilmente più bassi, e con uno scarto “minore” tra modello e modello. Di nuovo (sempre nel campione esaminato), la più costosa risulta la Zortrax M200 (243€/litro), ma si scende sino  a 95€/litro per la CraftBot, che in termini di economia risulta – indipendentemente dalla categoria nella quale viene collocata –  una delle macchine nelle quali il “volume” costa meno.

Craftbot, una delle macchine in cui il volume costa meno

 

Le grandi “bevono poco”

Nella fascia delle macchine sopra i 30 litri, i costi per litro scendono sensibilmente. Stavolta, la palma della più “cara” va alla Makerbot Z18 (con una cifra comunque ragionevole, 111,02€/litro), ma si arriva ad un modestissimo 37,59€ litro per la mastodontica Creatbot DG (ben 216 litri).

 

Una vera “taglia forte”, la gigantesca Creatbot DG

 

Ma ecco in una tabella, il rapporto tra prezzo e volume utile di 18 stampanti esaminate. Giusto a titolo di curiosità (le due stampanti non sono assolutamente comparabili tra loro), ho provato ad invertire i costi al litro dei due modelli agli estremi. I risultati sono a dir poco sconcertanti. Se la Zortrax Inventure costasse “al litro” come la Creatbot DG, avrebbe un prezzo di poco più di 79 Euro. Se la Creatbot DG costasse “al litro” come la Inventure, la pagheremmo la bellezza di 343.o23,02 Euro.

Nota: i valori sono indicativi; in alcuni casi, i prezzi sono di listino, in altri, non essendo pubblicati sui siti dei produttori, i prezzi riferiti sono prezzi medi di mercato. La tabella non tiene inoltre conto delle diverse caratteristiche, funzionalità e dotazioni delle stampanti, che naturalmente influiscono sul loro costo. Eventuali correzioni, commenti e integrazioni alla tabella sottostante sono ben graditi.

StampanteCorsa XCorsa YCorsa ZVolume (Litri)PrezzoPrezzo "al litro"
Creatbot DG doppio estrusore600600600216,00812037,59
Delta Wasp 4070400400700112,00580051,79
Creatbot DX Plus doppio estrusore30025052039,00299076,67
CraftBot25020020010,0095095,00
Creatbot DE40030030036,003780105,00
ShareBot XXL75025020037,504010106,93
Makerbot Z1835035047558,196460111,02
CraftBot Plus25020020010,001150115,00
Atom 2.0 (Kit)18018036011,661700145,75
Delta Wasp 204020020040016,002370148,13
ShareBot NG singolo estrusore25020020010,001500150,00
Ultimaker 2 Extended22322330515,172495164,50
ShareBot NG doppio estrusore25020020010,001650165,00
Ultimaker 222522520010,131895187,16
xBot mini1501501503,38750222,22
Zortrax M2002002001857,401799243,11
Makerbot Replicator Mini1001001251,2513751100,00
Zortrax Inventure1301301302,2034891588,07

Atom 2.0: sostituzione del filamento durante la stampa

Pietro Meloni Atom, Stampa 3D 0 Comments

 

La Atom 2.0 prevede la possibilità di sostituire il filamento durante la stampa, con ripresa automatica del lavoro in corso. Questa funzionalità è particolarmente utile sia per utilizzare sino in fondo le bobine, anche per lavori che richiedono una quantità di filamento maggiore di quella residua disponibile, sia per realizzare stampe in più colori. La procedura è particolarmente semplice, e può essere eseguita direttamente dal pannello di controllo in qualsiasi momento.

 

T-FLEX CAD

Pietro Meloni Software, T-Flex 0 Comments

 

L’altro MCAD

Nell”edizione del 2001 del Cebit di Hannover, fiera che frequentavo tutti gli anni per cercare spunti e nuovi prodotti, non c’era niente di interessante, tranne l’annuncio in tono minore di una futura tecnologia Bluetooth, che avrebbe semplificato la comunicazione senza fili. Pur senza approfondire, mi sembrava qualcosa di buono per i telefoni cellulari, e in effetti la mia prima impressione si è poi rivelata nel tempo più o meno esatta. Cercavo cose ben diverse, e in particolare qualche programma di disegno 2D e modellazione parametrica 3D che fosse competitivo e robusto. Nei mesi precedenti avevo distribuito alcuni MCAD parametrici a basso costo, basati su engine proprietari, e non ne ero soddisfatto.
Così, scivolando sulla neve tra i massicci edifici della fiera, sono capitato nel poco frequentato padiglione dei paesi dell’Est. Quasi tutti i piccoli stand presentavano prodotti software, uno più bello dell’altro. Finché l’ho trovato. Nonostante il cirillico, allora per me totalmente incomprensibile, T-FLEX faceva ampio sfoggio di poderosi muscoli nella dimostrazione. Amore a prima vista. Parlando con uno dei fondatori dell’azienda di Mosca, Sergey Bikulov, ho appreso che in effetti si trattava del primo CAD parametrico in ambiente Windows, sviluppato all’inizio del 1986 (un anno prima di Pro-E) da un gruppo di Ingegneri dell’Università Mitrokin di Mosca. Gli ho chiesto se potevo venderlo in Italia, e abbiamo su due piedi siglato un solido accordo basato su una stretta di mano, che dura ancora adesso. Ho impiegato quasi due anni per tradurlo ed esplorarlo a fondo, ma ne è valsa la pena. Oggi, giunto alla 14ma edizione e in procinto di rilasciare una nuova versione, T-FLEX (acronimo di Total Flexibility, ndr), si consacra come uno dei più versatili e robusti modellatori parametrici al mondo.

T-FLEX CAD è un sistema multifunzionale, che offre ai professionisti della progettazione meccanica tutti gli strumenti necessari ad affrontare le complesse sfide progettuali odierne. Unisce potenti funzionalità di modellazione 3D ai più sofisticati strumenti di disegno e documentazione tecnica.

T-FLEX CAD è un prodotto leader per la progettazione, con un flessibile e intuitivo worfklow e potenzalità superiori nell’ambito del design. Le innovazioni tecniche e i vantaggi in termini di produttività hanno reso T-FLEX una delle più robusti e versatili soluzioni per la modellazione e lo sviluppo di prodotti. Il suo vasto set di strumenti rende T -FLEX la scelta ideale per soddisfare qualsiasi sfida professionale. T -FLEX è ampiamente utilizzato per le applicazioni quotidiane di progettazione meccanica di tutti i giorni compresa la modellazione 3D / disegno 2D , il drafting, gli sketch concettuali, il reverse engineering, le ispezioni di tolleranze, la prototipazione rapida ed il downstream manufacturing.

Strumenti di modellazione


Gli strumenti di modellazione e di assemblaggio di T -FLEX consentono ai team di progettisti di sviluppare facilmente una gamma completa di prodotti  dalle singole parti agli assiemi contenenti migliaia di componenti. T -FLEX sfrutta la potenza di Parasolid® – il consolidato kernel di modellazione sviluppato da Siemens PLM Software. Gli innovativi strumenti di modellazione consentono ai progettisti di creare rapidamente forme di base, e di aggiungere facilmente caratteristiche meccaniche comuni come fori, raccordi e smussi, e di realizzare geometrie più complesse come angoli di spoglia, loft, superfici di scorrimento e da reti di curve, raccordi a tre facce e superfici elicoidali.

Workflow di progettazione

T-FLEX supporta una semplice, unificata modalità operativa per tutti i tipi di documenti ed entità: disegni, disegni di assemblaggi, solidi, superfici, parti, parti con corpi solidi multipli, modelli di assemblaggio, lamiere, distinte base, manuali di uso e manutenzione, documenti amministrativi etc. Viene utilizzato un set comune di funzioni di editing e data management per tutti i tipi di geometrie, per un workflow lineare e coerente.

Adattività e parametricità

T-FLEX incorpora un superiore motore parametrico, e riduce di passaggi necessari ad apportare le modifiche, che vengono istantaneamente propagate nel progetto. Questa funzionalità consente ad esempio di progettare parti associate in modo che gli interventi effettuati su una parte si riflettano su tutti gli elementi connessi. Qualsiasi cosa in T-FLEX può essere correlata a qualsiasi altra cosa. In qualsiasi momento è possibile assegnare variabili ai nomi dei componenti, e controllare tramite variabili la visibilità, il materiale, qualsiasi attributo numerico o di testo di qualsiasi entità. Le variabili possono quindi venire  possono quindi valorizzate attraverso qualsiasi espressione algebrica o logica per controllare il comportamento del progetto. Le modifiche al contenuto delle variabili possono essere effettuate manualmente trascinando entità sullo schermo, o digitando i valori nell’editor delle variabili, o assegnate attraverso file ASCII o database. Le possibilità sono infinite e l’interfaccia è molto intuitiva. Per questo motivo T-FLEX è una scelta naturale per i produttori famiglie-di-parti o alle prese con esigenze di progettazione che impiegano geometrie simili, ma richiedono molti formati e permutazioni diverse

 

Disegno parametrico


A differenza di altri prodotti, T-FLEX permette di creare disegni parametrici 2D da zero. Le radici CAD 2D di T-FLEX sono evidenti durante la creazione degli oggetti. Rispetto alla maggior parte degli altri modellatori solidi, anche quelli focalizzati sul design di prodotto, T-FLEX ha una tavolozza molta più robusta di strumenti 2D, soprattutto quando si tratta di disegnare geometrie complesse. Il suo motore è alla base della progettazione con T-FLEX e, a differenza dei motori da altri programmi MCAD, non è limitato dal numero di vincoli delle entità 2D .Gli sketch parametrici di T-FLEX non possono essere sopra o sotto definiti. Il progetto viene aggiornato immediatamente a fronte di qualsiasi cambiamento, indipendentemente dalla sua provenienza. T-FLEX include una messa in tavola professionale a norme ISO/ANSI, comprese le quote, tolleranze, testo e note di disegno. È possibile creare assemblaggi 2D inserendo componenti 2D con relazioni complesse. Il risultato può essere completamente automatico, in modo che un disegno master non richieda alcun intervento quando si rendono necessarie modifiche. La costante ri-documentazione può essere evitata mediante l’uso delle potenti documentazioni integrate in T-FLEX.

 

Creazione di finestre di dialogo personalizzate

Attraverso la possibilità di creare finestre di dialogo personalizzate con campi, liste, checkbox e radio button, i modelli parametrici possono venire controllati in un modo conveniente ed intuitivo. Questa funzionalità esclusiva non richiede alcuna programmazione, conoscenza di linguaggi o software aggiuntivi installati.

T-FLEX è uno strumento creativo


T-FLEX ha una caratteristica costante nella sua storia – la sua potenza viene utilizzata al meglio dai designer più creativi. L’interfaccia è facile da imparare e molto consistente, ma il vero potere risiede nella straordinaria flessibilità delle funzionalità di automazione della progettazione. Fin dall’inizio l’ obiettivo era quello di fornire ai tecnici un accesso alla progettazione creativa, dando loro un controllo ottimizzato su ogni aspetto del processo di progettazione. Il nome T-FLEX sta per Total Flexibility: la flessibilità del programma può eliminare operazioni ripetitive e migliorare l’efficienza di progettazione.

Modellazione di assemblaggi

T-FLEX permette di affrontare con facilità progetti di assemblaggi 3D, che sono fondamentali per la progettazione meccanica. È possibile costruire assiemi complessi composti da migliaia di componenti usando un approccio bottom-up, top-down , o una combinazione di entrambi i metodi. La gestione delle configurazioni aiuta a semplificare il riutilizzo dei progetti per la creazione di più varianti di prodotto all’interno di un unico documento. T -FLEX è in grado di simulare la reale cinematica e l’interazione meccanica tra i solidi, che consente di evitare potenziali difetti di progettazione.

Componenti adattivi

T-FLEX supporta la tecnologia adattiva, che permette di creare relazioni tra gli elementi di un assemblaggio assegnando collegamenti geometrici. Questo strumento cattura con accuratezza gli intenti di progettazione, e consente una gestione e modifica degli assemblaggi facilitata.

Automazione della progettazione degli assemblaggi


I connettori parametrici semplificano la modellazione degli assemblaggi, gestendo in modo automatico l’assegnazione dei parametri alle parti che vengono inserite. La posizione e le dimensioni degli elementi inseriti viene adattata automaticamente, anche all’interno di standard di mercato (es. viti, bulloni, dadi, cuscinetti). La struttura di un assemblaggio può essere alterata. I disegni generati da un assemblaggio 3D vengono automaticamente aggiornati a fronte di modifiche nel modello, con tutti gli elementi di dettaglio correlati.

Funzionalità personalizzate

L’innovativa tecnologia delle funzioni definibili dall’utente estende in modo significativo le potenzialità di modellazione del programma. T -FLEX è in grado di catturare gli elementi e la geometria di altri modelli come parametri di input di operazioni all’interno del proprio albero della storia del modello. In questo modo qualsiasi modello T-FLEX può essere definito come una funzione speciale, che opera come un altro strumento di modellazione. Questo meccanismo può ridurre drasticamente il tempo di progettazione, e fornisce agli utenti la possibilità di creare le proprie librerie di funzioni per attività di modellazione specifiche.

Comandi di deformazione

Il set di comandi di deformazione parametrica offre una semplice modalità per modificare superfici complesse o modelli solidi. Le deformazioni possono essere applicate con effetto locale o globale. E’ possibile specificare varie opzioni con regole e parametri diretti, o attraverso speciali manipolatori. Una veloce anteprima, basata sui dati in input, consente di esaminare il risultato delle modifiche prima della rigenerazione accurata del modello.

Modellazione di superfici


T-FLEX combina in modo sinergico solidi e superfici in classe A, offrendo ai progettisti gli stessi strumenti avanzati di estrusione, scorrimento, rivoluzione e loft disponibili per la generazione di modelli solidi. L’approccio attraverso superfici consente di sviluppare modelli non realizzabili a partire da soli solidi. Ad esempio, un progettista può disegnare linee o curve ed ottenere una superficie, o aggiungere superfici che si raccordano ad altre superfici non intersecanti. L’integrazione tra la modellazione solida e di superfici offre flessibilità nell’apportare modifiche attraverso vincoli e operazioni associative.

Editing diretto

T-FLEX supporta l’editing diretto dei modelli 3D, mantenendo la storia delle modifiche in modo che possano venire rigenerate. Questo è molto utile per i modelli importati, per i quali non c’è accesso all’albero storico originale. Ad esempio, è possibile modificare i parametri della facce che presentano caratteristiche analitiche (cilindri, coni, sfere, toroidi etc.), così come i parametri delle facce create con dei raccordi. Altre funzionalità di editing diretto includono l’imprinting, la sostituzione, estensione, rimozione di facce, la separazione di corpi etc.

Funzionalità di documentazione

Funzioni di documentazioni professionali supportano la creazione rapida e la completa manipolazione di tutte le annotazioni comunemente usate nel disegno meccanico. T-FLEX contiene una serie senza precedenti di funzionalità per il processo di documentazione 2D, con ottimi layout di disegno, dettagli, annotazioni e controlli di quotatura conformi automaticamente con lo standard di disegno meccanico selezionato. La creazione di disegni semplificata T-FLEX crea automaticamente e aggiorna i disegni da modelli 3D, genera rapidamente viste standard e ausiliarie tra cui sezioni, dettagli, frammenti e viste isometriche. T-FLEX fornisce la flessibilità e il controllo delle viste in sezione con un migliore controllo della profondità della zona, e strumenti di selezione che consentono di predefinire i componenti su una base per-view durante la creazione di viste di sezione. Non appena vengono apportate modifiche alle parti o agli assiemi, i disegni associati vengono aggiornati automaticamente. Con T-FLEX, si ha il pieno controllo su ogni elemento dei disegni, con la certezza che verranno soddisfatti i requisiti di standard organizzativi e internazionali. Le potenzialità avanzate aggiuntive, come ad esempio giunture filettate, tratteggio intelligente delle sezioni di montaggio e sezioni locali accurate, possono aumentare in modo significativo la produttività. Gli strumenti associativi di dettaglio di T-FLEX consentono di evitare costosi errori prevenendo annotazioni incorrette nel progetto di produzione.

Distinta base associativa (BOM)

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T-FLEX può generare una accurata distinta base in una frazione del tempo richiesto dai tradizionali metodi 2D. Le quantità di parti e sottoelementi di assemblaggio viene sempre aggiornata, ed la distinta base viene popolata all’interno del disegno. Le modifiche apportate ad un assemblaggi (es. rimozione di una parte) sono associative, quindi la distinta base viene automaticamente aggiornata. I layout delle distinte base e le proprietà delle tabelle (descrizioni delle colonne, ordinamento, cartiglio etc.) sono completamente personalizzabili.

Progettazione elementi in lamiera

T-FLEX include un set di comandi specifici per una efficiente costruzione di parti in lamiara con tutte le funzionalità di piegatura, tranciatura, imbutitura, flange, sviluppo etc. per l’ingegnerizzazione e la documentazione tramite disegni di modelli complessi.

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Progettazione di stampi


T-FLEX offre una sequenza di strumenti integrati per il controllo del processo di produzione stampi. E’ possibile applicare sformi, generare inserti, ridimensionare il modello considerando i ritiri, separare stampo e controstampo. A modello finito, è possibile esaminare i potenziali problemi che potrebbero prevenire il distacco del modello dallo stampo.

Analisi rapida ad elementi finiti

Il modulo integrato di analisi rapida offre uno strumento di facile utilizzo per l’analisi dello stress, che permette ai progettisti di verificare il comportamento di un modello direttamente in T-FLEX. Il modulo FEA aiuta a determinare come il progetto si comporterà in un contesto reale, ad identificare potenziali errori di progettazione prima di realizzare costosi prototipi fisici. Il modulo utilizza le stesse tecnologie di analisi dei costosi moduli aggiuntivi FEA. Ulteriori avanzati strumenti di analisi sono disponibili nella linea di prodotti T-FLEX Analysis.

Simulazione cinematica interattiva

T–FLEX offre una soluzione di simulazione del movimento, per analizzare il comportamento complesso di assemblaggi meccanici. T–FLEX Dynamics consente di effettuare test di prototipi virtuali ed ottimizzare il design per prestazioni, sicurezza e comfort, senza dover realizzare e testare numerosi prototipi fisici. I risultati sono visibili attraverso grafici, plot di dati, report o animazioni a colori che permettono di presentare e condividere facilmente i risultati dei test.

Progettazione e documentazione di saldature


T–FLEX permette di operare in un contesto specifico di saldature, con funzionalità sviluppate per soddisfare esclusivi requisiti di progettazione e documentazione delle saldature. Le tabelle di saldatura e le annotazioni relative sono associate al modello, e vengono aggiornate automaticamente quando questo viene modificato.

Progettazione di tubature e cablaggi

T-FLEX CAD include strumenti di progettazione specificatamente orientati ai sistemi di instradamento. Questi strumenti accelerano il design di complessi impianti di tubature, ventilazione, cablaggi elettrici e più in generale percorsi articolati di piping.

Open API


Con T-FLEX viene fornito un modulo Open API basato su tecnologia .NET, che offre a clienti e sviluppatori terze parti esaustive possibilità di sviluppo di applicazioni in varie aree. Il set di entità di T-FLEX può essere esteso .T-FLEX Open API supporta concetti di programmazione full object oriented e multipli  linguaggi di programmazione con identico accesso funzionale a tutte le funzionalità di T-FLEX. Il modulo consente anche agli utenti di personalizzare T-FLEX per il loro specifico ambiente, e sviluppare flussi di lavoro mirati.

Product Manufacturing Information (PMI)

T-FLEX  integra le funzionalità necessarie per produrre progetti 3D con annotazioni che costituiscono una singola rappresentazione digitale che cattura tutte le informazioni di prodotto – riducendo o eliminando la necessità di disegni nella revisione o manifattura del progetto. Il supporto per la tecnologia PMI permette agli utenti di utilizzare consolidati metodi di disegno delle quote ed annotazioni, e portarle nel regno 3D. Aiuta a generare i disegni 2D, estraendo molte delle vitali informazioni di dettaglio automaticamente. E’ anche possibile modificare un modello 3D cambiando direttamente i valori delle quote 3D.

Engine parametrico per Internet

Usando T-FLEX e T-FLEX Open API, terze parti, OEM, sviluppatori e integratori di sistema possono distribuire le funzionalità CAD attraverso una vasta gamma di prodotti basati su Internet. Utilizzato come un engine Internet, T-FLEX offre agli ingegneri, produttori e distributori l’opportunità di visualizzare i loro prodotti, usando progetti di terze parti e mettendo in atto attività marketing.

Supporto multilingue

T-FLEX è un’applicazione Unicode e di conseguenza supporta tutti i linguaggi del mondo. Il supporto Unicode di T-FLEX implica che l’utente possa impiegare testi multilingua che verranno visualizzati correttamente nei documenti prodotti. Non ci sono problemi per i nomi file scritti in qualsiasi versione di lingua del sistema operativo Windows. Gli utenti possono assegnare ad oggetti e parametri i nomi che preferiscono in qualsiasi lingua.

Flessibilità dell’interfaccia

Le molteplici opzioni dell’interfaccia di T-FLEX massimizzano la produttività, consentendo agli utenti di scegliere l’interfaccia preferita in base alle loro esperienze e preferenze. L’interfaccia utente è progettata per rimuovere comandi ingombranti o complessità operative. I menu pull-down in stile Windows consentono una facile navigazione. Sono anche disponibili barre di comando basate su testi compatti, barre di icone e scorciatoie di tastiera con la possibilità di assegnare combinazioni. Funzionalità avanzate, quali strumenti di posizionamento intelligenti e menu pop-up attivati da combinazioni di tasti semplificano il flusso di lavoro. T-FLEX offre un’interazione diretta con il modello, un’anteprima dinamica delle geometrie e supporta SpaceMouse® per offrire ai professionisti un’esperienza di modellazione esclusiva.

Sottosistema grafico avanzato

Un meccanismo di grafica ad alte prestazioni assicura prestazioni eccezionali anche con grandi assemblaggi. C’è anche la possibilità di realizzare immagini fotorealistiche di grande qualità basate sul calcolo dell’illuminazione e la gestione di proprietà dei materiali quali trasparenza, indice di rifrazione, proprietà della superficie etc.

Formati

La ricca gamma di traduttori integrata in T-FLEX permette di soddisfare diverse esigenze di import/export senza complicazioni. T-FLEX è interoperabile con i più diffusi formati usati nei modellatori 3D e CAD 2D, attraverso i seguenti formati: Parasolid, IGES, STEP, Rhino, STL, DWG, DXF, SolidWorks, Solid Edge, Inventor etc. In aggiunta, T-FLEX offre opzioni per esportare immagini grafiche per presentazioni, web ed altre documentazioni.

Stampa 3D

Con T-FLEX CAD è possibile stampare modelli con le più diffuse stampanti 3D via STL, un formato largamente diffuso, e con altri formati di output. In aggiunta alla geometria del modello, il file di output può contenere informazioni circa il colore delle superfici. La qualità del risultato può essere personalizzata usando svariati parametri.

 

10 buoni motivi per scegliere T-FLEX Perché T-FLEX è più parametrico (1) T-FLEX il Re della parametrizzazione (2) T-FLEX 14 Note di Release

La Atom 2.0 "scalda" i muscoli…

Pietro Meloni Stampa 3D 0 Comments

 

Un importante annuncio in casa Atom: la disponibilità, a partire da Marzo 2015, di un interessante kit per implementare il piano riscaldato.

Questa stupenda stampante, una delle migliori delta in commercio, era stata fino ad oggi “limitata” all’impiego di filamenti a basso ritiro (PLA, PETG), non essendo dotata di un heated bed. Viste le numerose richieste degli appassionati, e considerate le possibilità della macchina di produrre modelli estremamente accurati, è stata messa a punto una modifica che consente di stampare anche quei materiali (tipicamente ABS) che richiedono necessariamente un piano riscaldato.

Atom heated bed1

 

Il modulo comprende modifiche al telaio, piano riscaldato e supporto in alluminio, un nuovo alimentatore che consente di raggiungere agevolmente temperature di oltre 100°, relè, cablaggi e, come di consueto, una esaustiva guida illustrata per il montaggio.

Qualcuno si starà già domandando: si, ma per stampe di grande volume, ci vorrebbe una camera chiusa… Certo. Per fortuna, la Atom non fa mai le cose a metà. E così, sono già pronti degli elementi di rinforzo della struttura realizzati in durallumino anodizzato, che creano un apposito alloggio per i pannelli di chiusura:

Ciliegina sulla torta, è pronta una nuova versione del fantastico hot end in lega di titanio (MKII), dotato di uno speciale elemento per la stabilizzazione della temperatura.

Chiude la serie dei nuovi accessori un portabobina dal look minimalista, dotato di tutti gli accessori di montaggio.

La “MontBlanc” delle delta, diventata ormai un oggetto di culto tra gli appassionati, è distribuita in Italia da ShareMind.

 

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