In una serie di articoli pubblicheremo nei prossimi giorni i video completi del montaggio delle stampanti Atom 2.0, il più prestigioso kit Delta in commercio, distribuito in Italia da ShareMind.
Assemblaggio della stampante 3D Atom 2.0: parte A – Preparazione
In una serie di articoli pubblicheremo nei prossimi giorni i video completi del montaggio delle stampanti Atom 2.0, il più prestigioso kit Delta in commercio, distribuito in Italia da ShareMind.
Preparazione
Il kit Atom contiene tutto il necessario per assemblare la stampante, inclusi i principali utensili.
Per lavorare nelle condizioni più comode possibile, è utile predisporre un ampio tavolo di lavoro, che dovrebbe rimanere disponibile per tutta la durata dell’assemblaggio. Utilizzare un tavolo “condiviso”, che debba essere periodicamente liberato per altri utilizzi è altamente sconsigliato.
E’ consigliabile inoltre procurarsi:
- Una efficace lampada da tavolo orientabile
- Un metro da sarta
- Un calibro
- del nastro isolante
- delle pinze a becchi piani
- delle tronchesine
L’imballo della macchina è molto curato. Contiene, in una tasca posta all’interno del coperchio, due esaustivi manuali per l’assemblaggio vero e proprio e per l’installazione e l’impiego del software. All’interno sono presenti una serie di scatole numerate che includono tutti i componenti necessari per ciascuna specifica fase del montaggio.
In particolare, la viteria e le minuterie sono contenute in buste a striscia sigillate e marcate con il tipo di componente presente in quel comparto. Per lavorare in modo comodo sarebbe conveniente predisporre una scatola a scomparti, nella quale disporre questi piccoli componenti. Per evitare di confonderli, è possibile ritagliare dalla busta il tipo di componente, e collocare la scritta nel relativo scomparto.
L’unica cosa che serve oltre tutto questo è un po’ di pazienza. Il montaggio è veramente semplice e divertente, e ci auguriamo che con l’ausilio di questa serie di video risulti ancora più facile. Buon divertimento!
Atom 2.0 in pronta consegna
A partire dal 15 Dicembre sarà possibile acquistare presso ShareMind le Atom 2.0, “the most refined delta printer yet“, in pronta consegna.
Il più ambito regalo di Natale per i makers più esigenti farà in tempo ad arrivare sotto l’albero.
Le macchine potranno essere fornite in kit, montate o con la formula “workshop” (montaggio assistito) per chi, pur non avendo esperienze, non vuole perdere l’occasione di costruirsi la più esclusiva stampante Delta con l’aiuto e la guida di professionisti.
Non perdete questa occasione. Le disponibilità sono limitate.
Stampante 3D CreaBot DE
Prodotta dal colosso Cinese Henan Speed Electronics (lo stesso che produce Mankati), questa linea di stampanti si caratterizza per la robustezza e per la disponibilità di modelli di svariate dimensioni, da 200x200x250 mm a 400x300x520 mm.
Tutti i modelli condividono alcune distintive caratteristiche:
- telaio monoblocco in acciaio 2 mm elettrosaldato
- possibilità di installare più estrusori
- estrusori con temperatura massima 400°
- regolazione altezza estrusori
- alimentazione interamente metallica di tipo Bowden con motoriduttore 10.4:1
- display LCD con lettore schede SD
- rilevazione automatica di esaurimento filamento
- pannelli di chiusura in plexiglass
- piano in vetroceramica
Nei modelli di punta (DX e DE) è possibile installare sino a tre estrusori, e le macchine sono dotate di relè per il controllo del riscaldamento piano, tastiera rapida e prevedono la possibilità di riprendere il lavoro dopo un’interruzione. La serie DE utilizza un doppio alimentatore e un’architettura Gantry.
Considerato l’ottimo rapporto qualità/prezzo e l’insieme delle caratteristiche, abbiamo incluso nel nostro catalogo la serie DE, per soddisfare le esigenze di chi necessita di stampe di grandi dimensioni. Le macchine saranno disponibili in pronta consegna da metà Dicembre.
Specifiche serie DE
- Volume di lavoro: 400x300x300 mm
- Diametro ugello: 0.3, 0.4, 0.5, 0,8, 1.0 mm
- Layer minimo: 0,04 mm
- Accuratezza XY: 0,01 mm
- Velocità di stampa: 120 mm/sec
- Velocità di spostamento: 200 mm/sec
- Temperatura estrusore: sino a 400°
- Temperatura piano: sino a 120°
- Filamenti: tutti
- Diametro filamento: 3 mm (1.75 mm opzionale)
- S.O.: Windows, Mac, Linux
- Software: CreatBot Multilanguage, open source
- LCD: 128×64 car.
- Alimentazione: 110-220 360W
- Dimensioni: 590x430x560 mm
- Peso: 45 Kg
Zortrax M200 migliore stampante plug&play per il secondo anno consecutivo
Generalmente non diamo troppo risalto ai riconoscimenti ricevuti, ma oggi siamo giustificati. Zortrax M200 è stata premiata come la migliore stampante nella classifica 3D Hubs nella categoria Plug&Play per il secondo anno consecutivo. Il premio è stato basato sulle opinioni degli utenti M200, e questo è per noi un grande valore. Con un punteggio complessivo di 9 su 10 e il 98% degli utenti che raccomandano M200, oggi abbiamo una valida ragione per celebrare.
Un riconoscimento che arriva dal mondo degli utilizzatori reali
Molto spesso, le classifiche pubblicate su internet sono guidate da interessi economici o “compensano” gli investimenti pubblicitari effettuati dai produttori, dando luogo a risultati quantomeno alterati. Non è questo il caso: 3DHubs è una rete enorme, e raccoglie il maggior numero di utenti di tutto il mondo. La comunità che fa riferimento all’azienda di Amsterdam è costituita da aziende, studenti e utenti che forniscono servizi o impiegano la stampa 3D. L’idea alla base di questo progetto era semplice: mettere in contatto tra loro service di stampa ed utilizzatori, rendendo possibile per chiunque ottenere con facilità modelli personalizzati. Questa formula di successo ha preso rapidamente piede in tutto il mondo, ed ora il gruppo di utenti Zortrax conta di oltre 12.000 stampanti 3D dislocate in 150 paesi. Questo premio, che fondamentalmente misura l’efficienza e l’affidabilità, è stato assegnato da utenti reali, che svolgono il loro lavoro con le Zortrax M200 su base quotidiana, e condividono le loro esperienze.
Pratica ed efficiente
La valutazione ottenuta, condivisa dalla stragrande maggioranza degli utenti, riflette l’efficienza del processo di stampa 3D con le Zortrax M200. Ottenere il primo posto nella categoria ” Plug ‘n’ Play” categoria conferma che abbiamo raggiunto il nostro più ambito risultato: essere riusciti a rendere le nostre stampanti 3D più intuitive e user-friendly possibile. Il premio dimostra che la macchina è uno strumento perfetto per i principianti e offre grande comodità di utilizzo, ma consente anche ad utenti avanzati di ottenere risultati perfetti. Il principale responsabile di questo risultato è l’intero ecosistema Zortrax, che include la stampante 3D, materiali di stampa compatibili e software dedicato, con una vasta libreria di modelli gratuiti. Per non parlare della qualità dell’hardware e la comunicazione intelligente, che fornisce all’utente informazioni chiare su ciascuna fase del processo di stampa 3D.
Un attento ascolto delle opinioni degli utenti
Vediamo una grande opportunità e benefici nel raccogliere costantemente il feedback degli utenti. Grazie a questo continuo lavoro, il 2015 è stato infatti un anno di miglioramenti, aggiornamenti e lanci di attesi prodotti. La guida 3DHubs alle stampanti 3D 2016 afferma che “l’azienda ascolta attivamente esigenze degli utenti con gli aggiornamenti software costanti e nuove opzioni materiali“. Questa dichiarazione ci riempie di soddisfazione, e conferma l’apprezzamento del nostro lavoro.
Vogliamo ottenere il massimo
Il punto chiave maggiormente sottolineato dalla moltitudine di utenti che ha preso parte alla consultazione è l’affidabilità. Svariati utilizzatori hanno dichiarato di aver effettuato svariate stampe di oltre 60 ore senza alcun problema. Questo è un grande “score”, poco tipico per macchine non industriali che non costino una fortuna. E fa capire che con le M200 si può avviare un processo di stampa 3D contando sul fatto che la stampa avverrà in modo fluido e senza difficoltà, garantendo all’utente risultati eccellenti.
Un solido valore
Il premio in se, ed il fatto che è stato assegnato a Zortrax per la seconda volta ha premiato i nostri sforzi di costruire una macchina che rappresenta la migliore soluzione nella sua categoria, e che conserva – nonostante i continui sviluppi di questa tecnologia – un indiscusso primato qualitativo rispetto ai concorrenti. Vogliamo ringraziare tutti gli utenti Zortrax per i pareri tanto positivi espressi sulla M200, ed assicurare loro che faremo del nostro meglio per mantenere sempre aggiornato nel tempo questo stupendo strumento.
Prototyper, un sistema per realizzare "sketch" 3D di grandi dimensioni
Mentre la qualità dei prodotti si è ormai stabilizzata, la quantità di novità presentate nel comparto stampa 3D si riduce progressivamente. Siamo quindi particolarmente lieti quando vengono proposte nuove idee, anche quando si tratta i progetti poco più che embrionali.
Uno tra questi, sviluppato da Human Computer Interaction Lab, ci è sembrato particolarmente divertente, oltre che interessante. Si tratta di un dispositivo che estrude un nastro semirigido in materiale plastico, irrobustito da una forma tubolare, che può essere usato per realizzare velocemente degli “sketch” tridimensionali di oggetti di grandi dimensioni (es. divani, tavoli, grandi elettrodomestici etc.). Gli sketch possono essere usati per un’anteprima di come ad esempio potrebbe apparire la disposizione di un arredamento se venissero introdotti gli oggetti in questione.
Il dispositivo, oltre ad estrudere un tubo e tagliarlo nella lunghezza desiderata, può produrre dei semplici accoppiamenti che consentono di “assemblare” con facilità i diversi elementi tra loro.
Stampa 3D di modelli artistici: il busto del Maestro Sandro De Palma
Il nostro lavoro ci porta spesso a stampare prototipi di oggetti industriali, modelli dedicati ad impieghi medicali, parti meccaniche, plastici architetturali. A volte, i soggetti sono di natura più artistica, come copie di reperti archeologici o riproduzioni di statue. Quasi sempre in quest’ultimo caso si tratta di soggetti legati comunque ad arti figurative. Stavolta, con grande piacere, il modello ha invece a che fare con la musica. Abbiamo infatti realizzato il bozzetto per un busto del Maestro Sandro De Palma, che è stato consegnato in occasione di un House Concert organizzato per pochi intimi nella sua bellissima casa al Colosseo. Durante la piacevolissima serata il Maestro, in un escursus dal 700′ ai giorni nostri, ha eseguito brani di raro ascolto di Cimarosa e Clementi, per concludere con celeberrima Op.27 n.2 di Beetoven ed un lavoro pianistico contemporaneo del Maestro Silvia Colasanti, presente durante la serata.
Sembra per fortuna che questa interessante iniziativa non rimarrà isolata, ma rappresenti solo l’inizio di una serie di occasioni. L’Associazione Clementi, della quale il Maestro fa parte proporrà infatti in futuro nuovi graditissimi appuntamenti, con la partecipazione anche di altri musicisti, che in un contesto esclusivo consentiranno un’esperienza di ascolto assolutamente unica.
Per informazioni: Associazione Musicale Muzio Clementi
La stampa
Il busto, realizzato utilizzando uno speciale filamento a base marmo color argilla (TreeD Filaments Architectural Clay), è stato interamente modellato con ZBrush R7, e verrà utilizzato per la successiva microfusione di una copia in bronzo.
MakerFaire 2015 – con la microfusione, Zortrax M200 può produrre oggetti metallici
Grande successo ieri alla performance di modellazione nell’area 27 di MakerFaire 2015. Nel corso dell’incontro, Roberta Fontana ha modellato dal vivo un busto di papa Alessandro VI con ZBrush 4R7. Il modello, che era precedentemente stato stampato con una Zortrax M200, è stato utilizzato direttamente (come si trattasse di cera) per la fusione di un busto in ottone. La possibilità di impiegare modelli stampati in Z-ABS nella microfusione apre una serie di nuove possibilità di applicazione nella realizzazione di accessori moda, gioielli, statue, ritratti, particolari meccanici che richiedono caratteristiche meccaniche tipiche dei metalli.
MakerFaire 2015 – ShareMind presenta Zortrax M200 per la realizzazione di oggetti metallici
Stampare metalli in 3D non è più un’utopia….
Anche quest’anno parteciperemo al MakerFaire, che si terrà dal 16 al 18 Ottobre presso l’Università La Sapienza di Roma. Volevamo portare un progetto ambizioso, che desse anche la misura di come, in un anno di tempo, la stampa 3D si sia evoluta divenendo uno strumento realmente capace di ampliare le potenzialità creative e produttive di progettisti, designer, artigiani. Con l’aiuto di esperti e di qualificati laboratori orafi, abbiamo voluto rispondere a quella che è un’esigenza diffusa: realizzare oggetti metallici esclusivi, caratterizzati da contenuti artistici e qualitativi comparabili a quelli di manufatti realizzabili con le migliori tecniche artigianali. Dopo un lungo periodo di test e prove, è stata messa a punto una tecnica che consente di utilizzare come master direttamente un oggetto stampato da una Zortrax M200 in Z-ABS, sostituendolo alla tradizionale cera, per ottenere microfusioni in metalli preziosi e leghe gialle come ottone e bronzo.
Come testimonial, abbiamo chiesto l’aiuto della artista digitale e scultrice Roberta Fontana, che nel corso di una performance impiegherà ZBrush 4R7 per modellare una statua del discusso papa Alessandro VI (Rodrigo Borgia). Il modello è stato stampato con una M200 alla massima risoluzione, ed impiegato per fondere una copia in ottone. La performance si svolgerà Domenica 18 Ottobre dalle 14 alle 16 (PF27).
In basso, un ingrandimento di un particolare della statua stampata in ABS, e della sua copia fusa in ottone.
L'arte di Chris Bathgate – Sculture CNC
Chi pensa che le lavorazioni CNC non siano arte, e chi crede che con piccole macchine sia impossibile lavorare metalli tenaci può ricredersi, guardando le spettacolari sculture di Chris Bathgate.
Il dettaglio è squisito. Le forme – ipnotiche – richiamano tecnologie aliene. Ci si può perdere, scorrendo il suo vasto catalogo.
Scorrendo il sito dell’autore, sorprende ancora di più scoprire che questi magici oggetti sono realizzati con macchinari più artigianali che industriali, in molti casi adattate da Bathgate.
Chris Bathgate è uno scultore e costruttore di macchine autodidatta nato a Baltimora, nel Maryland. Ha trascorso 15 anni a sviluppare, modificare ed utilizzare una varietà di macchinari per la lavorazione dei metalli. Ha assemblato una officina di elaborate macchine utensili a controllo numerico e manuali, oltre ad una moltitudine di altre apparecchiature esclusive e invenzioni. Le realizzazioni di Bathgate sono prevalentemente sculture finemente lavorate, una combinazione del suo stile unico di lavorazione dei metalli, con un approccio logistica-pragmatico per l’ingegnerizzazione di oggetti metallici complessi. Il suo lavoro dimostra che creatività da sola non guida l’immaginazione umana, ma che la necessità di risolvere e superare i problemi porta anche all’ispirazione. I suoi pezzi sono il perfetto esempio di un metodo nel quale le limitazioni inerenti al processo sono usate come catalizzatore per l’ispirazione scultorea, piuttosto che venire considerate come barriere o limitazioni. Bathgate progetta le sue sculture combinando la matematica e la logistica utilizzate per eseguire le attività complesse di un moderno centro di lavoro con un problem-solving etico più emotivo ed estetico. Sia attraverso i vincoli del processo, sia attraverso orientamenti arbitrari definiti dallo stesso artista, ogni lavoro diventa una risposta creativa ad una serie di parametri visivi matematici e soggettivi. Il risultato è rigoroso oggetto artistico che emana una logica creativa tutta sua. Bathgate è stato citato nel Fai Magazine, l’edizione russa di Popular Mechanics, Scultures Pacific, e Best of American Scultures Volume II. Gli sono state assegnate borse di studio nel 2007 e nel 2011 dalla Fondazione Pollack-Krasner. Ha anche ottenuto riconoscimenti nella sua città natale, dopo aver ricevuto il premio Maria Sawyers Baker nel 2014, ha ottenuto una borsa di studio Baltimora “B” nel 2011, e una borsa di studio Creative Baltimora nel 2008. Le opere di Bathgate sono state esposte in una varietà di musei e gallerie in tutti gli Stati Uniti, tra i quali il Museo d’Arte e Design di New York, il Baltimore Museum of Art, The American Craftmanship Museum, e Dennis e Phillip Ratner Museum. Le sculture di Bathgate sono presenti in numerose collezioni private negli Stati Uniti e in altre nazioni.