Zortrax Model Library presto disponibile all'interno di Z-Suite

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Zortrax Model Library è un’applicazione in forma di bookmark che consente di condividere e scaricare modelli 3D. E’ sufficiente avviare Z-Suite ed effettuare il login, per ottenere un accesso illimitato ai file e lavorare sui progetti. Non è più necessario conservare i propri modelli su un disco locale: possono essere memorizzati in remoto, e risulteranno quindi accessibili ovunque vi troviate.

 

Zortrax Model Library

Zortrax Model Library è disponibile direttamente da Z-Suite: è sufficiente digitare la propria e-mail ed effettuare il login per creare un account.

ZML1

 

Per facilitare la ricerca, i modelli sono raccolti in chiare, ben organizzate categorie.

Download

Potrete caricare o scaricare un modello, e lavorare sul progetto grazie alle opzioni di editing.

Access

Tutti i vostri lavori potranno essere conservati in modo che risultino facilmente accessibili ovunque vi troviate.

Robot

Questo è l’esempio di un modello che potrete scaricare dalla Zortrax Library: un braccio robotico funzionante, corredato da un completo manuale e dalla distinta base di tutti i componenti utilizzati.

Zortrax Media Library sarà disponibile con la prossima versione di Z-Suite, in rilascio nel corso di questa settimana.

 

Zortrax M200: stampa di modelli cavi

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A partire dalla versione 1.xxx di Z-Suite, sono state aggiunte delle opzioni avanzate che consentono di evitare completamente il riempimento dei modelli.

Sono disponibili due opzioni: Mesh e Shell. Nel primo caso, il modello viene stampato completamente vuoto all’interno: soltanto le pareti (0,8 mm) vengono stampate.

Nel secondo caso, più “estremo”, vengono stampate soltanto le pareti e non la base e il “soffitto” del modello (Top-Bottom): ad esempio, stampando un cilindro, le parti piane non vengono stampate.

NOTA: in entrambi i casi, i supporti vengono creati solo all’esterno del modello: di conseguenza, il modello deve essere adatto per questo tipo di stampa, e non presentare internamente eccessivi sottosquadri.

L'opzione Mesh consente di produrre stampe vuote all'interno.

L’opzione Mesh consente di produrre stampe vuote all’interno.

Abbiamo voluto provare l’opzione mesh con un popolare modello disponibile su Thingiverse, “The Colonel”. Il risultato è eccellente: il modello, alto circa 14 cm,, pesa soltanto pochi grammi.

Il "Colonnello" durante la stampa, completamente vuota.

Il “Colonnello” durante la stampa, completamente vuota.

 

Stampa completamente vuota

Il “Colonnello” appena stampato, con i supporti.

 

Dopo la rimozione dei supporti, il "Colonnello" prende posto in vetrina.

Dopo la rimozione dei supporti, il “Colonnello” prende posto in vetrina.

La stampa 3D nella personalizzazione di massa. Incontrare le esigenze del mercato e degli utenti nella creazione di oggetti personalizzati.

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La stragrande maggioranze delle persone alle quali viene richiesto un parere su un particolare prodotto, si limita a descriverlo come semplicemente buono o cattivo. In qualche modo hanno ragione, secondo il proprio senso di correttezza, gusto o necessità, ma oggettivamente sono ben lungi dal fornire un corretto giudizio.
La questione è che il fattore chiave che determina l’acquisto sono le nostre preferenze e il fatto che il prodotto soddisfi o meno i nostri bisogni individuali.
Sulla base di questa linea di demarcazione, possiamo dividere i prodotti tra quelli personalizzati e non. I produttori consapevoli delle leggi del mercato dovrebbero orientarsi verso prodotti appartenenti alla prima categoria. Questo articolo evidenzia il reale contributo che la stampa 3D può offrire nel processo di creazione di prodotti personalizzati.

L’ergonomia

I prodotti saranno chiamati a rispondere alle esigenze dei clienti in molte situazioni quotidiane, per cui la prima cosa da considerare è la loro ergonomia. Questo aspetto deve essere approfondito già nelle prime fasi della progettazione: questo è il momento perfetto per prove multiple, test di errore e verifiche della funzionalità. La stampa 3D consente una rapida raccolta di feedback ed una analisi dei difetti particolarmente veloce, senza la necessità di esternalizzare compiti con un importante dispendio di tempo e risorse.
Una gran parte del valore aggiunto della stampa 3D è l’accelerazione introdotta nell’intero ciclo di progettazione/ingegnerizzazione. Le connessioni tra produttore e terzisti si abbreviano, e il tempo totale di gestazione diminuisce. In poche parole, un migliore Time To Market.  Nel nostro esempio, l’uso di stampanti 3D ci ha consentito di migliorare considerevolmente l’ergonomia: gli altoparlanti esterni per tablet sono dispositivi che dovranno funzionare in diverse condizioni di esercizio. Pensare come penserà l’utente, e personalizzare l’oggetto in base alle esigenze individuali sono le strade che abbiamo percorso. L’aggiunta di maniglie per facilitare il trasporto, l’uso di superfici non sdrucciolevoli per migliorare la presa, l’eliminazione di fastidiosi spigoli vivi sono tra i vari accorgimenti adottati per migliorare l’ergonomia. Un miglioramento reso possibile soprattutto dalla disponibilità rapida di modelli reali con i quali abbiamo potuto confrontarci. Abbiamo usato il software Z-Suite con l’opzione infill Light per ottenere modelli particolarmente leggeri, e ridurre tempi, costi e peso dei primi prototipi. In questo modo, abbiamo potuto sperimentare dal vivo la validità delle varie soluzioni, ed eliminare rapidamente i kill point del progetto.

Il design orientato alla qualità

Ottenere un prodotto nel quale la qualità vada di pari passo con il design è cosa rara, in particolare per chi è indeciso se promuovere la qualità o privilegiare il design, o non ha tempo per sfogliare le guide all’acquisto. Ma tutti siamo stanchi di acquistare nuovi prodotti ogni anno, perché il precedente modello si rompe o non è compatibile con le nuove tecnologie. Allora, sbarazziamoci dei prodotti ad obsolescenza programmata, e creiamo delle alternative, stampando in 3D le carrozzerie ed utilizzando le più avanzate elettroniche. Con una stampante 3D, possiamo creare oggetti che durano.

Utilizzare materiali premium come lo Z-Ultrat o lo Z-HIPS assicura resistenza e durata.
E per un tocco finale ed ottenere una perfetta estetica, si può ricorrere a varie tecniche di postprocessing, che permettono di ottenere superfici perfettamente levigate, identiche a quelle di un prodotto industriale.

Realizzare un prodotto unico

La libertà di scegliere e di creare qualcosa di unico è un desiderio di molti. Al giorno d’oggi il mercato è intasato da prodotti simili disponibili per le masse. E dal momento che le soluzioni che hanno la pretesa di soddisfare qualsiasi esigenza non sono più le benvenute, diventa evidente che la personalizzazione del prodotto è la strategia vincente, grazie alla possibilità di distinguersi dall’anonimato.
Creare qualcosa di originale non è più un problema. Grazie alla tecnologia LPD sulla quale sono basate le Zortrax, la forma desiderata è a portata di mano. Tutte le varianti di un progetto possono facilmente materializzarsi in oggetti tangibili, semplicemente creandole con un programma CAD, processandole con il software Z-Suite e stampandole. Una stampante 3D è una potentissima leva, che rende possible la creazione di prodotti che risulterebbero estremamente costosi o irrealizzabili con processi tradizionali quali la stampa ad iniezione o le lavorazioni CNC (senza citare gli eventuali costi di outsourcing se queste attività venissero delegate).

Lo sviluppo costante

Sono pochi i prodotti che non invecchiano o divengono obsoleti sotto la pressione del cambiamento di esigenze dei clienti o le tendenze globali. L’utilità di un bene dipende da vari fattori in costante cambiamento. Gli imprenditori che si occupano della produzione di beni di consumo sono costantemente alla ricerca di soluzioni che gli consentano di mantenere il prodotti aggiornati rispetto alle esigenze del mercato. I prodotti debbono continuamente evolversi per venire preferiti dagli acquirenti, e per mantenere elevati standard qualitativi. Sviluppare le evoluzioni considerando i feedback raccolti dai clienti è già un passo importante. In una prospettiva più ampia, utilizzando una stampante 3D è possibile spingere l’azienda verso la creazione di nuove capacità: l’apprendimento costante estende la consapevolezza del prodotto, e amplifica la sua ricezione, anticipa le esigenze dei clienti e le mutevoli tendenze del mercato.

Per presentare le potenzialità delle stampanti 3D nel settore dei beni di consumo, abbiamo stampato uno speaker per tablet e cellulari, che può essere utilizzato come prodotto finale. Il case study e i file STL gratuiti da scaricare sono in basso.

Uno dei nostri progettisti avevano bisogno di un diffusore personalizzato, da utilizzare nel suo appartamento e in auto, con una buona qualità del suono . La ricerca di un modello perfetto che potesse soddisfare le sue esigenze presupponeva tempi piuttosto lunghi, così ha deciso di stamparlo in 3D. Risparmiando tempo per la ricerca, avrebbe potuto concentrarsi maggiormente sulla progettazione. Ha iniziato creando un modello in un programma CAD, quindi lo ha importato nel software Z – Suite, specificando parametri come il tipo di riempimento, spessore, angolo di supporto etc. Il programma visualizza il tempo di stampa approssimativa, la quantità di filamento necessaria ed i costi.

Il modello processato in Z-Suite

Il modello processato in Z-Suite

Il modello è stato salvato in STL e processato con Z-Suite, salvato su una scheda SD e quindi stampato. Dopo la stampa, sono stati rimossi i supporti e le varie parti sono state assemblate.

Le parti del diffusore.

Le parti del diffusore.

Il nostro designer ha quindi inserito la componentistica elettronica e il foam per migliorare la qualità acustica. Le parti stampate sono state assemblate con viti a brugola.

Il diffusore montato

Il diffusore montato

A questo punto non è restato che collegare un tablet per provare il diffusore, che si è rivelato capace di suonare con una eccellente qualità acustica.

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  • Il diffusore finito è piuttosto voluminoso ed ha una finitura opaca – per questo è stato usato il filamento Z-HIPS per ottenere una particolare superficie ed garantire una sufficiente robustezza.
  • Gli elementi semitrasparenti che coprono i led rossi sono stati realizzati con il filamento Z-GLASS perché la luce potesse attraversarli.
  • Lo Z-ULTRAT è stato usato per alcuni componenti per le sue proprietà molto simili a quelle degli oggetti stampati ad iniezione, e per la eccellente qualità superficiale.

La disponibilità di materiali di alta qualità e la precisione della stampante hanno evitato di dover ricorrere a fasi di postprocessing.

Tutti i file necessari per realizzare il modello di diffusore, l’elenco degli utensili impiegati e la distinta base, oltre naturalmente ai file STL gratuiti sono disponibili sul sito Zortrax al seguente link.

Atom 2.0: il più sofisticato kit Delta distribuito da ShareMind

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Il rientro da un lungo viaggio di lavoro in Polonia è stato particolarmente piacevole: ci aspettava, consegnato in Luglio, il primo kit della attesissima stampante Delta Atom 2.0.

Prima della partenza avevamo già impazientemente aperto la scatola, per sbirciare il contenuto, e verificare le promesse di una qualità meccanica e di una componentistica superiori. La tentazione di montarla era stata grande, ma reduci di passate esperienze con alcune Rostock che avevano evidenziato notevoli complessità, ci eravamo ripromessi di affrontare la costruzione in un momento più tranquillo.

Tavolo da lavoro per il montaggio della Atom 2.0

Predisporre uno spazio dedicato esclusivamente al montaggio è essenziale

Così, per una volta, abbiamo affrontato l’assemblaggio riproponendoci il massimo ordine, come suggeriamo di fare a chiunque si accinga a montare un kit. Abbiamo quindi predisposto uno spazio dedicato, disponibile in modo esclusivo per tutto il tempo necessario. Il tavolo da lavoro dell’officina è stato lasciato libero per eventuali interventi urgenti su macchine dei clienti, mentre per la Atom abbiamo riservato un comodo tavolo da campeggio, attrezzato con tutti gli utensili previsti.

In realtà, il kit include già tutto quello che serve (utensili compresi, tra l’altro anche di ottima qualità); solo per maggiore comodità, abbiamo aggiunto una serie di chiavi a cricchetto, dei guanti, una lampada LED (che si è rivelata utile), un calibro e delle chiavi a brugola magnetizzate, già prevedendo che qualche vite sarebbe caduta dove non doveva.

Gli utensili Atom: di ottima qualità

Gli utensili Atom: di ottima qualità

Il kit Atom 2.0

La sensazione che si percepisce aprendo la scatola è inebriante, per gli amanti della meccanica. I manuali, la prima cosa che salta all’occhio, sono contenuti in una busta trasparente fissata all’interno del coperchio. Il primo include tutte le procedure di assemblaggio, il secondo la parte software e una serie di suggerimenti per l’utilizzo. La documentazione è su carta patinata a colori, redatta con eccezionale cura ed include moltissimi esplicativi esplosi che non lasciano spazio a disinterpretazioni. Ma attenzione: va letta. Soprattutto da parte degli utenti più esperti. Quei pochi errori che nel montaggio abbiamo fatto (facilmente risolvibili), sono accaduti per un eccesso di fiducia in noi stessi. Abbiamo dato per scontato alcune cose senza leggere a fondo, scoprendo poi che avevamo trascurato qualche passaggio importante.
Tornando alla confezione, riporto alcuni particolari che mi hanno sinceramente impressionato. Il materiale è suddiviso in scatole numerate (8). All’interno, i componenti sono imbustati singolarmente in gruppi omogenei (es. tutte viti M2x10 etc.). Sulle buste è stampigliato il contenuto. Nessun rischio di mescolare tragicamente i componenti.

I componenti sono imbustati in singoli gruppi omogenei

I componenti sono imbustati in singoli gruppi omogenei

All’inizio di ogni sezione del manuale di assemblaggio viene riassunta l’operazione trattata, elencati i componenti e gli attrezzi necessari, e specificato in quali scatole e in quali buste questi sono confezionati.

I manuali, a colori, includono esaudienti descrizioni e molti esplosi

I manuali, a colori, includono esaudienti descrizioni e molti esplosi

Per ciascuna fase, viene specificato il tempo medio richiesto: questa informazione è molto utile, e consente di affrontare la fase specifica sapendo già orientativamente quanto impiegheremo, evitando in tal modo di dover lasciare il lavoro a metà, magari in una situazione instabile. Possono gioirne le mogli, in genere poco attratte dall’assemblaggio dei kit e assolutamente intransigenti quando la cena è in tavola…

il kit Atom 2.0

il kit Atom 2.0

Una nota sui componenti: tutta la bulloneria è rigorosamente in acciaio Inox. Il kit non include nessun componente stampato in 3D: tutti gli elementi strutturali di assemblaggio sono in duralluminio estruso, tornito o fresato dal pieno e anodizzato. Le guide lineari sono di grande qualità e come i motori, le ventole, le cinghie etc., sono di produzione Giapponese.

Il montaggio del telaio

La prima operazione è il montaggio del telaio, realizzato con barre estruse di 20×40 e 20×20 mm. Il fissaggio delle barre è affidato a dadi a T con sfera elastica. Questi dadi presentano un indubbio vantaggio: possono essere inseriti facendoli scorrere nelle feritoie a X dall’estremità delle barre (quando sono smontate), o inseriti/rimossi – inclinandoli, anche quando le estremità risultano inaccessibili su parti già fissate. Una manna per i distratti. Il manuale suggerisce di volta in volta di preparare ciascuna barra, posizionando i relativi dadi a T e procedendo quindi al fissaggio tramite le viti a brugola.
Un’alternativa che rende il montaggio più rapido è quella di preparare insieme tutti i componenti identici, es. tutti i montanti o tutte le traverse. Questa scelta consente di allineare più facilmente la posizione dei dadi a T, ed evitare che in fase di montaggio qualcuno tra questi risulti sfasato rispetto al foro di ingresso della vite.

Il telaio montato. L'assemblaggio può essere completato in circa 30 minuti.

Il telaio montato. L’assemblaggio può essere completato in circa 30 minuti.

Motori

L’assemblaggio dei motori è particolarmente facile. I motori, a 6 poli, sono di costruzione Giapponese, ed appaiono quasi sovradimensionati, considerando che le Delta sfruttano per qualsiasi movimento XYZ tutti e tre i motori insieme. In modo furbo, vengono forniti con i cavi a parte. In questa maniera durante il montaggio i cavi non sono di ostacolo.

Uno dei motori, prima del montaggio

Uno dei motori, prima del montaggio

Guide lineari e carrelli

Uno dei componenti più sofisticati sono le guide lineari, di produzione Giapponese. La personale impressione è che la loro qualità, soprattutto per quanto riguarda i carrelli, sia nettamente superiore a quella delle guide Igus. Le guide vengono fornite sigillate. Durante il montaggio è consigliabile bloccare l’ultimo foro in basso con una fascetta o con un filo rivestito in plastica, per evitare che il carrello possa uscire dalle guide. A montaggio completato, è previsto un finecorsa in acciaio. Le guide sono fissata ai montanti tramite 6 dadi a T e relativi bulloni: per posizionare i dadi a T nelle barre estruse, è conveniente allineare i dadi ai fori delle barre, tenendole temporaneamente adiacenti ai montanti. Il montaggio in questo modo è particolarmente veloce.

Guida lineare con finecorsa montato

Guida lineare con finecorsa montato

 I giunti sferici

Una volta fissate le guide, l’assemblaggio comincia a farsi veramente interessante. E’ arrivato l’atteso momento di estrarre dalle buste i componenti dinamici, basati su accoppiamenti magnetici sferici. Questa soluzione, adottata in diversi dispositivi Renishaw, assicura una maggiore fluidità di movimento e precisione rispetto ai convenzionali giunti cardanici. Nel dettaglio, l’accoppiamento avviene tra sfere cementate e lappate e aste in carbonio, con le estremità in materiale antiattrito, che presentano una sede parzialmente semisferica, con un vano in grado di contenere lubrificante. La forza di attrazione necessaria è assicurata da potenti magneti al neodimio, collocati all’interno delle aste.

Componenti dei carrelli con giunti sferici e tendicinghie.

Componenti dei carrelli con giunti sferici e tendicinghie.

I carrelli includono dei funzionali tendicinghia, la cui tensione può essere agevolmente regolata con una vite a brugola. Tutti i componenti sono in duralluminio fresato dal pieno e anodizzato.

Montaggio delle cinghie

Il manuale suggerisce di fissare alle estremità cinghie – prima del loro montaggio, i due elementi tendicinghia ad una distanza tra loro di 135 cm. Per questa operazione, abbiamo trovato utile misurare questa distanza sulle cinghie, e contrassegnare il punto nel quale fissare i tendicinghia con un pezzetto di nastro adesivo o scotch, da rimuovere in seguito.

Misura delle posizioni in cui montare i tendicinghie

Misura delle posizioni in cui montare i tendicinghie

A carrelli montati, si può procedere alla regolazione della tensione delle cinghie, estremamente comoda e facile.

Carrello e regolatore di tensione

Carrello e regolatore di tensione

Il gruppo di stampa

Man mano che la macchina prende forma, il desiderio di vederla finita e funzionante diventa più pressante. E’ il momento di fare ricorso alla pazienza, anche perché la prossima fase, il montaggio del gruppo di stampa è una tra le più delicate.

La scatolina numero sette contiene il cuore della macchina. E’ una scatolina speciale, con una linguetta che ne facilita l’estrazione. Aprirla è inebriante. L’estrusore è uno splendido esempio di meccanica fine. Realizzato in Titanio, pesa pochissimi grammi.

L'estrusore Atom 2.0 (fotografia ufficiale)

L’estrusore Atom 2.0 (fotografia ufficiale)

Anche il resto dei componenti del gruppo di stampa da la netta impressione di un progetto affrontato con la massima cura possibile. Le due microventole a turbina con corpo in metallo, l'”effector” come viene chiamata dal manuale la leggera conchiglia che contiene l’intero gruppo e il suo coperchio, al quale viene fissato l’estrusore, hanno un fascino meccanico irresistibile. Il montaggio è in questa fase delicato e complesso, poiché lo spazio è molto limitato, ed è necessario assemblare i componenti con la massima precisione. Interessantissime, da un punto di vista tecnico, le soluzioni adottate per ottenere un perfetto taglio termico. Il flusso della ventola di raffreddamento dell’estrusore (microscopica, appena 25 mm) viene convogliato attraverso due schermi in una sottile lamiera di acciaio inox. In questo modo, sia l’ugello sia la parte superiore dell’estrusore sono esclusi dal raffreddamento, che interessa esclusivamente la zona nella quale è installato il piccolo dissipatore alettato. Al momento, questa soluzione è la migliore che abbiamo visto in assoluto per avvicinare il più possibile il comportamento pratico del raffreddamento estrusore al comportamento teorico ideale: quello di mantenere stabile la temperatura dell’hot end, isolandolo rispetto alle ventole di raffreddamento del modello, e di evitare rigorosamente che il calore si propaghi verso l’alto. Nella maggior parte delle altre soluzioni che abbiamo viste montate in varie stampanti 3D, la ventola (o le ventole) di raffreddamento della parte convogliano il flusso d’aria parzialmente sull’hot end. In questo modo, quando vengono attivate dal software la temperatura di estrusione può subire delle fluttuazioni, con conseguenze sulla omogeneità dell’estrusione.

Il sofisticato gruppo di stampa. L'estrusore è schermato rispetto al flusso d'aria delle ventole.

Il sofisticato gruppo di stampa. L’estrusore è schermato rispetto al flusso d’aria delle ventole

L’alimentazione

Dopo avere – con estrema soddisfazione – finalmente fissato il gruppo di stampa ai carrelli tramite le aste magnetiche (trenta secondi!), l’aspetto della Atom è quasi quello definitivo.
Ma manca, rimanendo nella meccanica, il montaggio del motore dell’alimentazione filo, rigorosamente Bowden. La collocazione è interessante: anziché essere montato di lato su uno dei montanti, è fissato ad uno dei supporti angolari superiori, quello dell’asse Z.

Il portabobina orizzontale,  scorrevole, permette di utilizzare bobine di qualsiasi dimensione.

Il portabobina orizzontale, scorrevole, permette di utilizzare bobine di qualsiasi dimensione.

In questo modo, la bobina verrà montata in orizzontale, scorrevole su una traversa che corrisponde geometricamente all’altezza del triangolo superiore. Questo accorgimento non è soltanto elegante, ma anche furbo: il supporto portafilo può scorrere lungo la traversa, ed è quindi possibile ospitare bobine praticamente di qualsiasi dimensione.

Il motore di alimentazione dell'impianto Bowden

Il motore di alimentazione dell’impianto Bowden

L’alimentazione in se è a trazione diretta, realizzata con componenti completamente in duralluminio fresati dal pieno. La tensione tra ghiera godronata e cuscinetto è regolata da una molla precaricata. Il caricamento del filo è estremamente rapido e non richiede regolazioni. Il cavo Bownden è – contrariamente a quelli usati in modelli economici mutuati da componenti per aria compressa, – completamente in teflon, per garantire il minimo attrito del filamento lungo il percorso.

Display

Il gruppo display – lettore SD – Jog è contenuto in un cover in lamiera di alluminio anodizzata. Il montaggio risulta particolarmente semplice.

Il display della Atom Delta.

Il display della Atom Delta.

Cablaggi

Eccoci all’ultima fase, il collegamento di tutti i cablaggi elettrici. Anche qui, una soluzione furba. I cavi connessi al gruppo di stampa arriva, con una serie di connettori, sino a prima del motore di alimentazione. Un secondo gruppo di cavi, già fissati tra loro con una guaina termorestringente, viene fatto passare nella cavità all’interno del montante Z, fuoriesce alla base e viene fissato alla scheda dell’elettronica. In questo modo, ove si dovesse rendere necessaria la sostituzione di un elemento del gruppo di stampa (es. termistore, riscaldatore, ventola etc.) non sarebbe necessario sostituire l’intero cavo, né influenzare il resto del cablaggio.

Conclusioni

Il montaggio del kit risulta particolarmente divertente e veloce. Naturalmente, come più volte sottolineato in altri articoli, è comunque richiesta una certa capacità manuale, una minima attitudine per la meccanica e una discreta dose di pazienza. Rispetto ad altri kit relativi a stampanti RepRap, spesso dotati di sommarie documentazioni fotografiche delle varie fasi, talvolta addirittura riferite a versioni o modelli diversi da quello acquistato, siamo di fronte ad un prodotto confezionato con una qualità totalmente diversa, sia per quanto riguarda i componenti, sia per la documentazione. Sebbene sia possibile acquistare le Atom 2.0 anche già montate, collaudate e calibrate, rinunciare all’assemblaggio di questa stampante sarebbe per un appassionato imperdonabile. Inoltre, anche in conformità con gli accordi di distribuzione sottoscritti con Atom, ShareMind può garantire una totale assistenza durante tutte le fasi di costruzione e messa a punto della macchina.

Il kit Atom montato, nello showroom ShareMind

Il kit Atom montato, nello showroom ShareMind

 

Restate collegati… a breve, le prove di stampa con i filamenti Wonderfil di TreeDfilaments, suggeriti da ShareMind per ottenere la massima qualità dalla Atom 2.0.

 

 

 

 

 

ShareMind distribuisce TreeDfilaments a Roma

Pietro Meloni Filamenti 0 Comments

 

 

TreeDfilaments

Sono particolarmente lieto di annunciare un accordo di distribuzione dei prodotti TreeDfilamens, che saranno a breve disponibili presso la nostra rete di vendita.
Già da qualche mese si era avviata una piacevole e proficua collaborazione tecnica con Dario Negrelli Pizzigoni, titolare dell’azienda e vero e proprio Guru delle materie plastiche. Nel corso di vari test effettuati con diverse macchine, abbiamo potuto sperimentare l’eccellente qualità di molti tra i materiali presenti nel catalogo, oltre che di svariati prodotti sperimentali. Il notevole livello tecnico raggiunto, la stabilità, la qualità del packaging e il marketing dell’azienda collocano i prodotti TreeDfilaments decisamente nella fascia professionale: la nuova prospettiva di commercializzarli presso i nostri clienti ci vede entusiasti.

Statua di Mercurio

Statua di Mercurio, stampata con Architectural Monumental

Chi è TreeDfilaments

TreeD Filaments è una divisione nata da anni di esperienza nell’estrusione di materie plastiche di SA2P Xtrusionplastics.
L’azienda ha creato un team di professionisti per sviluppare nuovi ambiti di applicazione della stampa 3D, in particolare concentrandosi su materiali tecnici ad alte prestazioni. Sono stati quindi realizzati filamenti dedicati al settore architettonico, al disegno industriale, e alle installazioni artistiche.
Il credo principale dell’azienda è quello di fornire un filamento di qualità dal primo all’ultimo centimetro di ogni bobina, così da garantire risultati certi stampa dopo stampa.

Tutte le formulazioni sono di esclusiva proprietà, e in congiunzione all’utilizzo di polimeri certificati garantisce una ripetibilità senza compromessi.

L’impegno di TreeDfilaments non si ferma ai filamenti, ma prende a cuore tutto quello che accade prima e dopo la produzione: una particolare attenzione è rivolta a quanto viene consumato, come energia, acqua, materiali e tempo.

E’ stato scelto il cartone riciclato come elemento dominante degli imballi perché è ecologico. Nonostante una bobina in cartone impieghi quasi il doppio del tempo per essere avvolta rispetto ad una in plastica, l’azienda è convinta che un futuro sostenibile passi anche da queste scelte. Grazie a questi accorgimenti sia la scatola che la bobina sono riciclabili al 100%.

Viene ricercata la stessa cura e rispetto dell’ambiente anche dai fornitori: le materie polimeriche con cui vengono realizzati i filamenti, proviene da produttori che adottano sistemi di risparmio energetico e alte riduzioni di inquinamento ambientale.

Quattro linee di prodotti

Wonderfil – PLA (21 tonalità) e ABS (17 tonalità) premium

Technical – Styron HIPS (5 tonalità) e Biomide (4 tonalità)

Architectural – 6 tonalità di uno spettacolare filamento caricato in polvere di marmo

Flexible – Filamenti elastici disponibili 9 tonalità per quattro diversi livelli di shore.

Tutti i filamenti sono disponibili con dettagliate istruzioni per l’uso e profili di stampa compatibili con i principali slicer. Come per tutti i prodotti acquistati presso ShareMind, anche per i TreeDfilaments l’assistenza applicativa è a vita. I clienti possono quindi contare, oltre che su eccellenti filamenti, sul necessario supporto per ottenere risultati ottimali con le loro stampanti.

 

Barca a vapore stampata in 3D

Pietro Meloni Modellismo, Stampa 3D, Zortrax 0 Comments

 

Si chiama “Pop Pop Boat” ed è un divertente giocattolo da stampare per i vostri bambini, proprio prima delle ferie.

Il modello, molto semplice da realizzare, è composto di due parti, uno scafo e una “tolda”, che ospita due cannucce da bibite di diametro 5 mm. Grazie ad una candela che fa da motore, la barca può navigare a lungo emettendo il rumore di un piccolo rimorchiatore.

Pop Pop Boat by YosemiteSam

Il video illustra sommariamente il montaggio e il funzionamento. Per maggiori informazioni e per scaricare il modello, potete accedere al link relativo al progetto su Thingiverse.

Supporto porta tablet per Defender stampato in 3D

Pietro Meloni Stampa 3D, Zortrax 0 Comments

 

Tra qualche giorno partirò per un viaggio di lavoro in Polonia. Dato il periodo e il caldo Romano, ho deciso di portare con me anche la mia famiglia. Mia moglie ha accettato l’invito, ma ad una condizione: che i bambini potessero distrarsi durante l’interminabile tragitto con dei cartoni animati (Peppa, Masha… i genitori ne sanno qualcosa).
Ho cercato in commercio un accessorio per fissare un tablet Samsung 4, ma senza trovare nulla di adeguato. Sui sedili posteriori ci sono i due seggiolini. Non potrei fissarlo dietro ad un poggiatesta: verrebbe immediatamente preso a calci, strappato etc., e oltretutto potrebbe vederlo comodamente solo uno dei due bambini.
Essendo la condizione tassativa, ho dovuto arrangiarmi. Per fortuna, con le stampanti 3D si riescono a costruire oggetti del genere piuttosto facilmente.

Ecco il progetto.

Supporto Tablet 7" per Defender

Supporto Tablet 7″ per Defender

Nel rendering (realizzato con T-Flex come tutto il progetto) le parti stampate sono rappresentate in metallo. In realtà il colore è nero, ma il rendering non avrebbe reso a sufficienza la forma.

Per costruire il supporto, ho acquistato un tubo da 25 mm di diametro in alluminio (BricoFer) e alcuni bulloni e dadi da 5 mm. Il resto è stampato con una Zortrax M200 e il suo prodigioso e resistentissimo Z-ULTRAT, infill full e layer 0,14 mm.

L’accessorio si monta sulle guide dei due poggiatesta del Defender, in modo che lo schermo sia a metà tra i due sedili anteriori (a distanza di sicurezza dai diavoletti):

Per il momento, ho stampato soltanto i due attacchi laterali, che funzionano benissimo e sono molto precisi. Domani dovrei finire, e pubblicherò le immagini del supporto montato (sperando di non aver sbagliato qualche misura).

Ganci di attacco supporto tablet

Se tutto rispecchia le aspettative e risulta comodo, pubblicherò il progetto su Thingiverse per chi fosse interessato.

Nota: la distanza tra le guide dei poggiatesta del Defender è notevole (660 mm), ma basta tagliare il tubo più corto per usare il supporto su altre vetture.

All In One. ShareMind lancia i bundle Stampante 3D + Software di modellazione

Pietro Meloni Stampa 3D, Zortrax 0 Comments

 

Chiunque utilizzi una stampante 3D per realizzare progetti propri, utilizza anche un software di modellazione 3D.

Partendo da questo semplice assunto, abbiamo pensato di fornire delle soluzioni chiavi in mano, che includano entrambi. Queste soluzioni, rivolte sia agli appassionati, sia alle aziende, assicurano da un lato un perfetto equilibrio tra hardware e software, con tutti gli strumenti necessari per raggiungere il risultato desiderato, dall’altro offrono un vantaggio economico non indifferente rispetto all’acquisto dei singoli componenti.

Secondo la nostra tradizione di offrire per ciascuna esigenza la soluzione più adatta, abbiamo sviluppato molte diverse soluzioni. Ecco alcuni esempi:

Studenti (è il momento giusto per un regalo speciale)

Delta Rostock

 

  • Delta Rostock montata (Open source) + Rhino 5 Edu
  • Prezzo dei singoli prodotti: 945€ + IVA
  • Prezzo bundle: 870€ + IVA
    xBot 155

    xBot 155

 

  • xBot 155 (Open source) + Rhino 5 Edu
  • Prezzo dei singoli prodotti: 945€ + IVA
  • Prezzo bundle: 849€ + IVA

CraftBot

  • CraftBot Plus + CraftWare + Rhino5 Edu
  • Prezzo dei singoli prodotti: 1345€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 1249€ + IVA
  • Zortrax M200 + Z-Suite + Rhino5 Edu
  • Prezzo dei singoli prodotti: 1985€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 1890€ + IVA

Appassionati, hobbisti, cultori del modellismo

  • CraftBot Plus + CraftWare + Moment Of Inspiration (Moi)
  • Prezzo dei singoli prodotti: 1400€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 1299€ + IVA

Zortrax M200 V4

  • Zortrax M200 + Z-Suite + Rhino5 Commercial
  • Prezzo dei singoli prodotti: 2785€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 2590€ + IVA

Artigiani, gioiellieri, appassionati di scultura 3D

  • Zortrax M200 + Z-Suite + Z-Brush R7
  • Prezzo dei singoli prodotti: 2540€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 2390€ + IVA

Architetti, designer

  • Zortrax M200 + Z-Suite + Rhino5 Commercial
  • Prezzo dei singoli prodotti: 2785€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 2590€ + IVA
  • Zortrax M200 + Z-Suite + Modo 801 Commercial
  • Prezzo dei singoli prodotti: 2825€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 2590€ + IVA

Piano di lavoro in vetroceramica

  • Mankati FullScale XT Plus + MankatiUM + Rhino5 Commercial
  • Prezzo dei singoli prodotti: 3285€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 2990€ + IVA

Ingegneri, progettisti

  • Zortrax M200 + Z-Suite + T-Flex 14
  • Prezzo dei singoli prodotti: 4290€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 3490€ + IVA

Software 3D

  • Mankati FullScale XT Plus + MankatiUM + T-Flex 14
  • Prezzo dei singoli prodotti: 4790€ + IVA
  • Prezzo Bundle: 3990€ + IVA

Le offerte sono valide sino al 20 Luglio 2015