Stampante 3D Prusa i3 Rework

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Basata sulla EiNSTeiN variant, questa stampante 3D prodotta da eMotion-Tech è la terza versione della popolare Prusa Mendel Open Source.
In questa interpretazione il frame è in alluminio tagliato ad acqua, integrato da barre filettate. Il movimento sugli assi avviene su barre lisce ed è azionato da cinghie dentate e pulegge o barre filettate e motori NEMA 17.

Prusa i3 Rework

Migliorie apportate

  • Estrusore migliorato: Magma Hotend (by Trinity Lab) supportato.
  • Nuovo collettore di raffreddamento per Magma Hotend.
  • Ingranaggio di rinvio Y con sistema tensionatore.
  • Ingranaggio terminale X con blocco termine.
  • Miglioramento ingranaggio terminale X per supportare cuscinetti a sfera 624.
  • Motore Y con blocco termine.
  • Aggiunto ingranaggio terminale Z in sito.

Stampante 3D ShareBot Next Generation

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ShareBot Next Generation è una stampante 3D FFF prodotta in Italia da una piccola azienda di Lecco. Rappresenta l’evoluzione di due modelli precedenti: Kiwi e ShareBot Pro.
La macchina include alcune dotazioni presenti nei sistemi di produzione attuale (Pannello LCD, lettore di scheda SD), e dovrebbe essere consegnata tra circa 60 giorni, con prezzi a partire da 1400€ + IVA.
Le nostre esperienze con i precedenti prodotti ShareBot sono state pesantemente negative per problemi di spedizione, affidabilità ed assistenza.
Spero per l’azienda che abbiano risolto i problemi: per quanto ci riguarda non la includeremo comunque in catalogo.

sharebot

Specifiche tecniche:

  • Volume di lavoro: 250x200x200 mm (singolo estrusore)
  • Risoluzione (A): 0,05 millimetri
  • Materiali di stampa: ABS, PLA, nylon, GUM, …
  • Filamento : 1,75 millimetri
  • Ugello: 0,35 millimetri
  • Porte: SD Card, USB
  • Display LCD integrato
  • Certificato CE
  • Letto di stampa termica


Tutto sulle stampanti 3D

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Di “stampa 3D” si parla ormai da qualche anno. Ma la tecnologia è invece molto più datata. Semplicemente, dopo un lungo periodo di “gestazione” di sistemi particolarmente costosi e complessi in grado di realizzare prototipi con la tecnica additiva, i costruttori hanno deciso di sostituire “prototipazione 3D” con “stampa 3D”, per sottolineare la semplicità di utilizzo dei nuovi modelli e la loro vocazione “mass market”.

La Prototipazione ARP

Per quanto mi riguarda, preferisco ancora riferirmi alla “vecchia” terminologia, semplicemente perché tutt’ora il processo, anche per le macchine hobbistiche destinate ai neofiti è ancora molto più complesso rispetto alla tradizionale stampa, e soprattutto perché le potenzialità produttive e i materiali impiegati consentono in realtà di ottenere per l’appunto prototipi. La sigla ARP sta appunto per Additive Rapid Prototyping, in alternativa alla tecnologia SRP, Subtractive Rapid Prototyping, nella quale il modello viene ottenuto “asportando materiale in eccesso”, ad esempio tramite fresatura CNC.

Entrambi questi metodi sono vecchi quanto il mondo. I primi utensili, schegge taglienti di selce, rappresentano i progenitori di scalpelli, frese, utensili da tornio.
Ai nostri antenati deve essere apparsa la cosa più semplice modellare un attrezzo ricavandolo da un ramo o da un osso.
Ma altrettanto semplice, sebbene in epoche successive, è apparsa la possibilità di costruire oggetti tridimensionali con tecniche “additive”.
Usando fibre, polveri, materiali plastici come fango e argilla sono state costruite le prime stoviglie e i primi cestini.

basket
Anche se il processo era ovviamente manuale, l’intento era lo stesso di ora – creare un oggetto da materiali di partenza geometricamente essenziali: particolati, filamenti, blocchi. A pensarci, persino le costruzioni in mattoni, apparse migliaia di anni fa ed usate ancora oggi rappresentano un esempio di manifattura additiva.

Interessante, riferito a tempi “moderni”, questo brevetto depositato nel 1920 di un sistema, basato sulla saldatura ad arco, per realizzare “articoli decorati”. Un antesignano della ad oggi popolare tecnologia FFF, Fused Filament Fabrication.

Saldatura

 

Insomma, il concetto di prototipazione (o stampa, se proprio vogliamo) 3D è in circolazione da secoli. Ma volendolo riferire a tecnologie e prodotti attuali, dobbiamo andare non troppo indietro nel tempo, e precisamente all’anno 1986, anno nel quale Chuk Hull, cofondatore di 3D Systems, definisce un processo, la stereolitografia, nel quale polimeri fotosensibili allo stato liquido vengono solidificati strato per strato da una sorgente di luce utravioletta. Per la verità, anche la Istraeliana Cubital nello stesso anno presentò una macchina in grado di produrre oggetti 3D in modalità additiva, basata sulla tecnologia SGC (Solid Ground Curing), quindi è difficile assegnare con certezza la palma di “inventore della stampa 3D”.

solidgroundcuringEntrambi i sistemi erano molto complessi, costosi e ingombranti (9 miliardi di lire e svariati metri per lato per la Cubital!), e per molto tempo sono rimasti assolutamente fuori portata dei grandi mercati, anche se svariate migliorie tecniche apportate nei decenni successivi hanno tracciato la strada degli attuali prodotti.

Solo nel 2005 avviene un cambiamento epocale. L’ingegnere britannico Adian Bowyer dell’Università di Bath fonda l’organizzazione RepRap.org. L’idea era quella di creare una stampante capace di produrre la maggior parte dei pezzi con i quali era costruita, e diffonderne i progetti. Introducendo questo concetto, l’ingegner Bowier ha messo in moto un fenomeno mondiale che ha rapidamente portato alla diffusione di stampanti 3D per uso personale. La tecnologia di base di queste macchine – denominata FDM (Fused Deposition Modeling) o FFF (Fused Filament Fabrication) impiega filamenti di plastica, tipicamente ABS (acrilonitrile butadiene stirene) o PLA (acido polilattico). I filamenti vengono fusi sino ad ottenere un materiale plastico, che viene estruso da una testina in grado di muoversi nello spazio 3D, sino ad ottenere il modello desiderato.

La RepRap 1.0, denominata “Darwin” era costruita con un telaio realizzato con barre filettate, congiunte da elementi in plastica, stampati in 3D. La maggior parte delle macchine derivate usa una costruzione simile.

darwin

 

L’impiego di queste macchine inizialmente non è stato del tutto “user friendly”. Per prima cosa, i primi modelli posti in commercio (Darwin, Prusa, Mendel, MakerBot) erano forniti in scatola di montaggio. Probabilmente molti kit (saldature bruciate, connessioni errate, problemi meccanici di vario tipo) non hanno mai neppure preso veramente vita, montati da sinceri appassionati purtroppo privi delle basi necessarie. E quelli che sono riusciti a renderli funzionanti hanno dovuto affrontare svariate problematiche (es. deformazione e distaccamento della parte) prima di riuscire a produrre qualche modello utilizzabile. Ma anche chi si è cimentato con macchine CNC hobbistiche ha rotto molte frese prima di ottenere i risultati desiderati…
Ad oggi esistono centinaia di modelli in commercio, e molti problemi infantili delle stampanti 3D sono stati risolti. Nella pagina Guida alle stampanti 3D è presente un elenco in rapida crescita, che include le migliori, (le peggiori) e le più promettenti stampanti 3D del momento.

E adesso?

Come cambierà nel prossimo futuro il mercato delle stampanti 3D per uso personale? E’ abbastanza facile prevederlo, e i segnali sono già chiaramente visibili. La maggior parte dei prodotti in commercio è fabbricata artigianalmente, spesso da giovanissimi che hanno avviato una piccola impresa nel garage di famiglia. Questo “movimento” ha creato molto rumore, destando l’interesse non solo del mercato, ma delle industrie, capaci di progettare e produrre prodotti su larga scala, con prezzi e caratteristiche adeguati all’utenza di massa. Probabilmente, nell’arco di un anno o due l’80% dei piccoli produttori sparirà, soverchiato dalla potenza produttiva e commerciale della grande distribuzione.
Peccato. In ogni caso, per i progettisti dotati e per i giovani imprenditori capaci ci sarà sempre comunque spazio.

 

Stampante 3D Luzbot Taz

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Una stampante Open Source con piano mobile sull’asse Y e telaio in tubolare metallico a sezione quadrata.

Luzbot Taz

Specifiche tecniche:

  • Piano di lavoro: Riscaldato in vetro borosilicato con pellicola PET
  • Area di stampa: 298 millimetri x 275 millimetri x 250 millimetri (11.7in x 10.8in x 9.8in)
  • Volume di stampa: 20500 centimetri 3 (1238 in 3 )
  • Velocità massima di stampa: 200mm/sec (7.9in/sec)
  • Tolleranza: 0,1 millimetri (0.0039in) in assi X e Y. Asse Z dipendente da spessore
  • Spessore: da 0,075 millimetri a 0,35 millimetri (0.003in – 0.0138in)
  • Materiali supportati: ABS, PLA, HIPS, PVA, e filamenti di legno
  • Filamento: 3mm standard (0,1 poll)
  • Dimensioni fisiche
    • Dimensioni globali: 680 millimetri x 520 millimetri x 515 millimetri (26.8in x 20.5in x 20.3in)
    • Peso: 11kg (£ 24,25)
  • Elettrici
    • Requisiti di alimentazione: 110-220 VAC
    • Temperatura: la temperatura massima di esercizio (estrusione), 240C (464F)
    • Temperatura: la temperatura massima di esercizio (letto), 120C (248F)

Stampante 3D AirWolf HD

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Prodotta dalla Airwolf Inc americana, questa stampante si presenta con un elegante case in metacrilato, ugelli intercambiabili, doppio estrusore . Il prezzo tuttavia, 2995$, appare notevole per un prodotto che include componenti stampati in 3D.

AirWolf HD

Specifiche tecniche:

  • Volume di lavoro: LxPxA (mm):12″x8″x12″
  • Diametro dell’ugello (mm):0,5 (.35 facoltativo)
  • Spessore dello strato (mm):.25 (0,1-0,4)
  • Velocità (mm / s): Perimetri 150 mm / s, Rapido 300 mm / s, piccoli perimetri 80 millimetri / s
  • Precisione di posizionamento:0,04 millimetri
  • Formato di input:GCode
  • Software:Repetier Firmware, Pronterface controller di stampa, generatore Slic3R GCode
  • Compatibilità di sistema:Windows / MacDimensioni LxPxA (mm):460 x 485 x 410
  • Alimentazione:CC 12V, 300W, 25A
  • Peso (kg):8 kg

Stampante 3D professionale 3ntr A4

Pietro Meloni Stampa 3D

 

L’azienda Italiana 3ntr ha presentato il modello A4 di una stampante 3D Industrial Grade ad alta risoluzione, con case in acciaio inox. Utilizza componentistica di qualità, viti a igus® drylin®, termistori industriali, ed opera in ambiente stagno in modo che non vengano prodotti fumi pericolosi per gli operatori. E’ completamente sicura e può essere utilizzata in presenza di bambini.
Fornita completamente assemblata con certificazione CE, crea oggetti di elevata qualità.
Tecnicamente, è probabilmente la migliore stampante 3D Italiana in commercio e una delle migliori in assoluto.
Il costo è allineato a quello di un prodotto prosumer, 3650€ + IVA, ma la stampante ha una struttura decisamente progettata per un uso professionale.

3NTR è disponibile per l’acquisto e visibile presso ShareMind.

3ntr

Grazie alle caratteristiche particolari, alla meccanica Inox dell’alimentazione filo e all’elevata temperatura raggiungibile dall’estrusore, 3ntr può stampare anche con filamenti in qualsiasi polimero, inclusi Nylon e materiali compositi (es. poliammide), per realizzare oggetti con proprietà meccaniche di grande robustezza.

Specifiche tecniche:

  • Volume di lavoro: 30.5 x 20.5 x 21 cm
  • Diametro ugello: 0,4 millimetri (0,6 / 0,8 facoltativo)
  • Materiali di stampa supportati: ABS, PVA, PLA, NYLON, PC
  • Diametro filamento: fino a 3,2 mm
  • Letto di stampa termica
  • Termocoppie industriali
  • Alimentatore 24V 300 W per il riscaldamento rapido dell’estrusore e del letto di stampa
  • Piani di stampa intercambiabili per l’impiego con diversi materiali
  • Doppio estrusore con meccanica completamente metallica
  • Azionamenti microstep da 1/32 di passo
  • Cablaggio industriale
  • Velocità: la stampa: 150mm /s, rapido: 350 millimetri /s, estrusore: 45mm/s (filamento 3 mm)
  • Area di lavoro sigillata per il contenimento dei fumi
  • Porta con serratura
  • Risoluzione (A): fino a 0.005 millimetri
  • Software: supporta tutti i principali programmi
  • Display LCD, jog wheel, memoria SD built-in 
  • Peso: 32kg
  • Certificazione CE

 

Stampante 3D Status 3D

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Status è la stampante 3D totalmente progettata e prodotta in Spagna. Con un telaio in alluminio che nasconde i cablaggi, si presenta con un design pulito.
Il piano di lavoro è mobile lungo l’asse Y.
In luogo dell’estrusore è possibile montare altri accessori.
Status utilizza guide lineari rettificate con pattini a ricircolo e una sofisticata meccanica, ed destinata all’uso semiprofessionale.

Status

Specifiche tecniche:

  • Volume di lavoro: 20,5 x 20,5 x 20,5 centimetri
  • Risoluzione: 0,2 mm 0,2 mm 0,125 millimetri (X, Y, Z)
  • Velocità di stampa: 50 mm / s
  • Materiali di stampa supportati: ABS
  • Dimensioni: 40 x 52 x 37 centimetri
  • Peso: 15 Kg
  • Software: Replicator G.

Il prezzo parte da 1850€

Stampante 3D professionale MCor Iris

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Singolare stampante professionale che utilizza risme di carta standard (A4-Letter) per la realizzazione di complessi e durevoli modelli 3D con texture sino ad 1 milione di colori.
I singoli fogli vengono stampati, incollati sui fogli stampati precedentemente e tagliati. La carta stessa funge da supporto per i livelli successivi. Il materiale in eccesso viene poi rimosso manualmente. Il costo previsto è di circa 15.500$ (noleggio) l’anno per tre anni, incluso consumabili.

Mcor Iris

Specifiche tecniche:

  • Colore:1.000.000 + colori (CYMK – 4 cartucce tra cui nero)  Mcor Ink 3D garantisce colori su tutte le superfici
  • Risoluzione a colori:assi X, Y e Z: 5760 x 1440 x 508dpi  ad alta risoluzione a colori su tutte le superfici, comprese sottosquadri e sulle caratteristiche pareti laterali
  • Risoluzione:X, Y & Z: 12μ, 12μ, 100μ (0.0004in, 0.0004in, 0.004in)
  • Volume di lavoro: Carta A4: 256 x 169 x 150 millimetri  Formato lettera: 9.39 x 6.89 x 5.9in
  • Materiali: Risme 80gm2 A4 standard da ufficio (tela solo 160gm2 solo)  o formato lettera standard
  • Spessore strato: 0,1 millimetri (0.004in)  0,19 millimetri (colore 0.007in ply solo)
  • Formati file per la stampa: STL, OBJ, VRML
  • Dimensioni: 950 x 700 x 800 millimetri (h)  (37.4 x 27.55 x 31.5in (h))
  • Peso: 160kg (£ 350)
  • Dimensione stand: 1160 x 720 x 940 alti  45.6 x 28.3 x 37in
  • Peso stand: 150kg (£ 330)
  • Alimentazione: 350 W, 240 V 50 Hz o 120 V 60 Hz
  • Requisiti hardware: 8GB di memoria e hard disk da 100GB, due schede di rete, una per la stampante
  • Sistema operativo: 64 bit di Windows XP, Windows Vista o Windows 7
  • Conformità alle normative CE, UL

Stampante 3D Visions3DPrinter

Pietro Meloni Stampa 3D

 

Per questo nuovo modello presentato da 3DFactories ad Euromold 2013 è previsto un prezzo di vendita in Italia di 947€ + IVA.

Visions

Specifiche tecniche:

  • Area di stampa: 15 x 15 x 15 cm
  • Volume: 3375m3
  • Ugello: 0,3mm fisso
  • Spessore dello strato: 0,1 / 0,2 millimetri
  • max. Velocità di stampa: 80mm / s
  • Dimensioni: 44 x 30 x 34 cm
  • Peso: 15kg
  • Alimentazione: 220V/24V
  • max. Potenza assorbita: 100 W
  • Certificazione CE/WEEE