Con un notevole successo di mercato (60 dipendenti e 1200 stampanti vendute), Solidoodle conferma una posizione di rilievo nella fascia low cost delle stampanti 3D assemblate. Con il modello 3rd Generation il telaio è stato irrobustito e il volume di lavoro raddoppiato. Il livello qualitativo della finitura è simile a quello delle stampanti 3D 2nd Generation.
Sam Cervantes propone, con il modello Solidoodle 2nd Generation (Base, Pro ed Expert) una delle stampanti 3D assemblate più economiche sul mercato.
Con modeste pretese, ma accessibile a tutti, questa stampante usa filamenti da 1.75 mm e può stampare in ABS (raccomandato) o PLA.
Le tre versioni si differenziano per alcuni dettagli:
Base: piano di lavoro in acrilico, senza fiancate (499$)
Pro: piano di lavoro riscaldato, portabobine, senza fiancate (549$)
Expert: come il modello Pro, ma con le fiancate e un portello frontale (599$)
Solidoodle 2nd Generation è costruita con angolari metallici rivettati, ha un volume di lavoro di 15,2 x 15,2 x 15,2 cm, una precisione di 0,3 mm ed una risoluzione di 84 dpi.
La qualità delle stampe è mediocre, ma considerando il prezzo è adatta a chi vuole effettuare i primi esperimenti di stampa 3D senza spendere troppo.
Stavolta non si tratta di una delle tante stampanti 3D a filamento, ma di una stampante “3D” progettata per produrre circuiti elettrici PCB. Presentata su KickStarter dalla società The Cartesian Co., la stampante EX ¹ trasformerà l’elettronica e la prototipazione dei circuiti nello stesso modo in cui la stampa 3D sta trasformando la prototipazione tridimensionale.
La stampante consente di depositare per stratificazione delle nanoparticelle d’argento su qualsiasi superficie adatta (rigida o flessibile), per creare rapidamente un circuito elettrico.
Le potenzialità della EX ¹ consentiranno di creare una “elettronica indossabile”: nella seguente immagine, un orologio binario Arduino stampato su tessuto (97% poliestere, 3% spandex).
La ragione per la quale l’inventore ha progettato questa interessante macchina è semplice: si è ammalato nel realizzare prototipi di circuiti con la consueta tecnica a base di acidi corrosivi. Si è talmente ammalato, che ha ritenuto utile sviluppare un sistema sicuro per la prototipazione di circuiti stampati.
Il principio di base di funzionamento è semplice. Due cartucce a getto d’inchiostro simili a quelli usate nelle comuni stampanti desktop vengono depositate su un substrato, ma invece di inchiostro utilizzano due diverse sostanze chimiche. Quando queste due sostanze chimiche si combinano, avviene una reazione avviene che produce nano particelle di argento, stampando l’immagine sul substrato.
“Dopo un anno di lavoro sulla EX ¹ crediamo che finalmente abbiamo creato una stampante che permetterà alle persone di progettare liberamente, rendendo la prototipazione dei circuiti elettrici radicalmente nuova. Con un’area di stampa di 17,5 x 8cm (6,9 x 3.2in), si potranno stampare schede con dimensioni ben maggiori di quello che si può progettare nella versione gratuita di Eagle. Con un ingombro di 43 x 32 x 17 centimetri (17 x 12,6 x 6.7in), circa la stessa dimensione di una stampante Canon o Epson domestica, ed un peso di soli 6 kg (£ 13,5) la stampante è comodamente portatile.”
L’americana SeeMeCNC offre una sua versione della stampante 3D con architettura Delta/Rostock completamente assemblata e pronta all’uso. La macchina, costruita con una struttura in alluminio, è dotata di display LCD, lettore di schede SD, piano di stampa termico.
Specifiche tecniche:
Pannello LCD frontale per visualizzare lo stato della stampa
Lettore di schede SD (con scheda inclusa) per memorizzare fino a 4 GB di file di stampa
Piano riscaldato per la stampa con ABS
Posizionamento ad alta velocità (fino a 200 mm / s)
Alta precisione (circa 50 micron)
Volume di lavoro 6 ” di diametro e oltre 9″ di altezza (circa 175 pollici cubici)
L’Italiana Robot Factory ha realizzato questa (fin troppo) robusta stampante 3D a partire dalla struttura utilizzata per piccole macchine CNC. Con una tavola a croce (XY) e movimento dell’estrusore sull’asse Z, simili ad una classica fresatrice a ginocchio, si ottiene un piano di stampa molto rigido che praticamente non richiede calibrazione.
I (pochi) svantaggi di questo progetto con meccanica sovradimensionata sono nel costo, piuttosto elevato, e nel peso del sistema (25KG).
Specifiche tecniche:
Ingombro totale
600 x 500 x 660mm ( Lunghezza, Larghezza, Altezza ) senza materiale e supporto
Peso
25 Kg circa, senza materiale e supporto
Dimensione utili di lavoro
245 x 245 x 245 mm ( Lunghezza, Larghezza, Altezza)
Piano di lavoro
255 x 260 mm ( Lunghezza, Larghezza )
Alimentazione
230v – 300 watt circa
Riscaldatore
50 watt – 24v (corazzato e protetto)
Termoregolazione
Termostato digitale regolabile con sonda a termocoppia J
Un ufficio a Londra ed uno a Newyork come una casa di moda. Un look attraente. Una meccanica sofisticata. Un esclusivo sistema di stampa a 5 colori. Ottime prestazioni. Un prezzo non per tutti.
Gli ingredienti della ProDesk3D ci sono tutti per definirsi “la più bella stampante 3D del mondo”, anche se ormai siamo abituati a vedere il veloce proliferare di prodotti sempre più tecnologici, e ormai distanti dai primi “ammassi di ferraglia, plastica e fili” tanto cari ai makers. Beh, anche se non si può parlare di un primato assoluto, la stampante botObject è effettivamente bella e ben fatta.
Caratteristiche di stampa
Tecnologia di stampa:
Full color FDM
Volume di lavoro:
275 mm x 275 mm x 300 mm (L x P x A)
Impostazioni standard dei layer:
High:
25 micron (0.025 mm)
Medium:
100 micron (0.1 mm)
Low:
200 micron (0.2 mm)
E’ possibile selezionare altre risoluzioni con il software ProModel
Diametro filamento:
1.75 mm
Velocità:
175mm/s max
Accuratezza layer:
25 micron di accuratezza in Z
Impostazioni:
Set up completamente automatico – plug and play
Piano di stampa:
Piattaforma riscaldata, calibrazione automatica
Estrusori:
Doppio estrusore – filamento PLA e filamento di supporto PVA
Raffreddamento:
Convogliatore a tre ventole
Filamenti:
Sistema di cartucce PLA a 5 colori
Cartuccia per il PVA di supporto
ABS supportato con cartucce opzionali
Anche la prova di stampa è molto convincente. Peccato che il materiale sia proprietario, e probabilmente costoso, ma del resto l’intera stampante non è economica: 3499€ + spedizione e imposte. Del resto, la qualità si paga.
Molto “Clean” questa nuova stampante 3D FFF Cinese “Industrial grade”, che ha vinto il prestigioso premio CDA Chinese Design Reward nel 2012. La costruzione, tutta in acciao Inox fa pensare ad un robot di una cucina professionale. Purtroppo, oltre al prezzo (notevole, circa 4500$) e ad alcune specifiche tecniche non sono stato in grado per il momento di raccogliere altre informazioni.
La qualità dei modelli e l’efficienza sembrano notevoli.
La grande distribuzione (in questo caso Amazon e Conrad, ma tutto parte da Alibaba e presumibilmente dalla Cinese Riwell Entrprise) inizia ad entrare nel mercato delle stampanti 3D FFF, e questo comporta livelli di industrializzazione e scelte tecniche totalmente diverse da quelle con le quali questi prodotti hanno inizialmente circolato nel mercato makers. Lo notiamo in questa FreeSculpt EX1, che ricorda molto da vicino (anzi, da vicinissimo) la Hamlet 3D. Lo chassis in plastica stampata industrialmente sembra proprio lo stesso. Ma questo prodotto si cerca di differenziarsi dalla Hamlet perché include, secondo gli ultimi aggiornamenti, una semplice fotocamera corredata da un programma – Triscan – che consente di ricavare un modello 3D da una serie di fotografie.
Un altro interessante progetto “a rischio” sulla piattaforma di crowdfunding Indiegogo è Rapid One, con l’obiettivo di raggiungere la somma di 50.000$ entro il 25 Gennaio 2014.
Speriamo bene, perché il progetto, come si vede dalle immagini, è molto curato e tecnicamente avanzato. Rapid One è una stampante 3D compatta dallo stile distintivo, capace di utilizzare svariati materiali e costruita con uno chassis in alluminio lavorato con macchine CNC.
Il produttore fornisce queste caratteristiche, comparandole con quelle di MakerBot Replicator 2 e Cube X:
La americana Radiant Fabrication aveva proposto due stampanti 3D – Lionhead e Lionhead Bunny – che presentavano alcune singolari particolarità.
Entrambi i prodotti erano presentati come sistemi “All in one”, in grado sia di acquisire oggetti tramite scansione, sia di stamparli. Con un’architettura basata su coordinate radiali (e di conseguenza una base rotante) e l’impiego di più testine (8 per la Lionhead e 4 per la Bunny), le stampanti consentivano di produrre contemporaneamente più oggetti identici. Tra le altre caratteristiche veniva presentato anche un sistema di calibrazione automatico, ed un programma di modellazione 3D integrato. Questo progetto, presentato su KickStarter, tuttavia non ha raccolto i fondi necessari ed è stato cancellato nell’ottobre 2013.
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