Materiali da colata: Marmorina

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Per alcuni modelli o maquettes, il “look & feel” della plastica (ABS o PLA che sia) non è precisamente il più adatto.
Busti, modelli architettonici, riproduzioni di oggetti che originariamente sono in pietra o ceramica non risultano credibili se realizzati con i “classici” filamenti.

Quando poi si tratta di riprodurre un certo numero di copie, come ad esempio nel caso di bomboniere, la stampa 3D di ciascuna copia è poco pratica, sia per il tempo impiegato, sia per i costi, sia per la necessità di una seppur minima lavorazione di postprocessing e finitura.

MARMORINA-COTTO-PROCHIMA-Marmo-in-polvere-da-colata-d2

Si può in questi casi ricorrere alla realizzazione di uno stampo in silicone (ricavato direttamente da un “master” stampato in 3D ed eventualmente rifinito), e quindi alla produzione di una o più copie utilizzando prodotti da colata.

Quello sul quale oggi puntiamo l’attenzione, la Marmorina, è disponibile in bianco pietra e cotto, e può riprodurre a perfezione questi materiali. Peso, durezza, finitura superficiale sono simili a quelli della ceramica grezza.

La Marmorina è estremamente semplice da utilizzare, non contiene sostanze dannose e si prepara con acqua. Ha un tempo di sformo breve (10-15 minuti), indurisce a freddo e può essere pigmentata prima e dopo l’indurimento.

Sia nella versione bianca, sia nella versione cotto, la Marmorina è disponibile nell’eShop sharemind in confezioni da 10Kg.

In basso, un video che illustra la semplicità di utilizzo della Marmorina.

Cubicon 210F Style

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Presentiamo oggi la seconda stampante prodotta da HyVison Systems, la Cubicon 210F Style.

Con un design elegante e compatto, si rivolge ad un pubblico attento allo stile, all’ingombro, alla compatibilità con l’ambiente, che necessita di un sistema adatto al contatto col pubblico.

Completamente chiusa come la  sorella maggiore, e anche lei dotata di un triplo filtro HEPA, deodorante e Purafil Catalyst, è ad esempio ideale per applicazioni di odontotecnica, centri copia che offrono service di stampa in ambienti pubblici, scuole, studi tecnici.

Cubicon Style è totalmente plug&play, ed integra un sistema di calibrazione della planarità completamente automatico, un piano di lavoro trattato che non richiede nessun tipo di adesivo, estrusore modulare intercambiabile, display touch pad e funzioni di smart check up. Particolarmente veloce (sino a 300 mm/sec.), la 210F è anche estremamente silenziosa, per un comfort di utilizzo superiore. Le stampanti saranno disponibili presso ShareMind nel mese di Maggio.

 

Stampante 3D Cubicon Single 110F

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Annunciamo con piacere che ShareMind ha siglato un accordo per la distribuzione delle stampanti Cubicon.
Il modello di punta, la Single 110F è decisamente destinato ad una utenza professionale e prosumer, ed integra, in un periodo nel quale non sembrano emergere molte novità tecnologiche, una serie di interessanti funzioni e caratteristiche, abbinate ad un design decisamente distintivo.

Cubicon 110F

Camera calda

La 110F è una delle pochissime FDM sul mercato ad integrare non soltanto una carrozzeria completamente chiusa, ma una vera e propria camera calda a convezione. Chiunque abbia sperimentato le problematiche di warping alle quali è soggetto l’ABS non può che dare il giusto valore a questa interessante caratteristica.
Le stampanti a filamento fondono materiale per produrre i modelli. La qualità del risultato finale è ovviamente influenzata dall’ambiente circostante. Cubicon Single ha implementato una camera a convezione che mantiene in tutto il volume di stampa una temperatura costante. Di conseguenza, vengono prevenuti fenomeni come la deformazione e la delaminazione del modello. Per sicurezza, al termine della stampa la temperatura può venire rapidamente riportata a quella dell’ambiente esterno.

Filtro antiparticolato

Svariati produttori di ABS forniscono schede di sicurezza che classificano come “non nocive” le emissioni durante la stampa. Ma per alcuni l’odore non è comunque piacevole, e in ambienti di lavoro o nelle scuole potrebbe sorgere la necessità di adottare sistemi di aspirazione che implicano ulteriori costi. La 110F è dotata di serie di un filtro antiparticolato  HEPA classe H13, che rimuove almeno il 99,97 % delle particelle con un diametro fino a 0,3 micron, e di un filtro Purafil Catalyst che elimina i composti organici generati dalla stampante e filtra gli odori e i gas potenzialmente dannosi.

 

Estrusore intercambiabile

L’estrusore è un componente critico delle stampanti a filamento. Nata per la massima versatilità, la Cubicon Single può stampare diversi materiali, utilizzando di volta in volta un estrusore dedicato (es., per gli elastomeri). In aggiunta al fatto che questo comporta naturalmente una migliore qualità, essendo gli estrusori specificatamente progettati per ottenere il meglio dal materiale target, la possibilità di sostituirli integralmente con estrema facilità permette, anche in caso di un eventuale intasamento, di riprendere immediatamente il lavoro.

 

Ergonomia e facilità d’uso

Il design della stampante compatto ed elegante, la rende adatta anche ad ambienti a contatto con il pubblico. Un comodo display corredato di jog permette di controllare tutte le fasi del lavoro.

 

Rilevazione di malfunzionamenti nel filamento

Il filamento termina durante la stampa? Oppure si spezza, si è accavallato nella bobina e non può essere trascinato? Nessun problema. In questi casi, la stampante va automaticamente in pausa, richiede di controllare il filamento e consente di riprendere il lavoro una volta rimosso il problema.

 

Impiego di tutti i tipi di materiale

Molte stampanti FFF sono in grado di stampare esclusivamente PLA. L’ABS è migliore, per quanto riguarda la resistenza meccanica e termica, la finitura e le possibilità di postprocessing, ma è difficile controllare il rilascio di particolato e la contrazione del modello durante la stampa. Spesso, anche la gestione del piano riscaldato è inadatta per l’ABS.
Implementando la funzionalità dell’ambiente di stampa riscaldato per convezione, i filtri antiparticolato e la calibrazione/livellamento completamente automatica del piano di stampa, Cubicon permette di utilizzare l’ABS senza complicazioni.  Utilizzando le bobine Smart originali, si riduce ulteriormente il rischio di warping grazie alla funzionalità anti-loose.

 

Specifiche tecniche

Dimensioni554x579x524 mm
Peso24 Kg
Imballo640x630x610
Temperatura ambiente15/35°
Immagazzinamento0 - 35°
Alimentazione220V 2,5 A
Alimentatore24 Vcc 13 A
Consumo320 W max
SoftwareCubicreator
FormatiSTL, OBJ
Sistema operativoWin XP, Win 7 o succ.
TecnologiaFFF
Volume utile240x190x200 mm
FilamentiABS, PLA, HIPS, TPU etc.
Diametro ugello0,4 mm
Accuratezza XY0,012 mm
Accuratezza Z0,0025 mm
T.max ugello260°
T.max piano120°
Richiedi informazioni e prezzi

 

 

Zortax M200: il punteggio più elevato nella classifica 3D HUBS di Aprile

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Ancora una volta, a distanza ormai di oltre due anni dal suo lancio ufficiale, Zortrax M200 conquista la prima posizione come stampante più votata dalla comunità di 3D HUBS, per quanto riguarda la qualità di stampa. E per la prima volta, secondo i partecipanti al sondaggio, la M200 supera persino la SLA Form 1+, che utilizza una tecnologia completamente diversa, contro la quale sinora nessuna stampante a filamento aveva potuto competere.

Printer-Quality-Ratings-April-2015
Con quasi 30.000 service di stampa in 150 paesi, 3D HUBS rappresenta l’autorevole parere di chi utilizza le stampanti 3D quotidianamente per lavoro.

Questo riconoscimento, dopo il primo posto come migliore stampante Plug&Play del 2015 e del 2016, consolida ancora una volta la superiorità della Zortrax. Il testo completo dell’articolo è disponibile qui.

 

Sinterit Lisa su 3D Print Industries

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E’ appena apparso un nuovo articolo su 3D Print Industries – “The Authority on 3D Printing“, che annuncia  la distribuzione in Italia delle stampanti a sinterizzazione laser LISA da parte di ShareMind. Le stampanti saranno fisicamente disponibili a magazzino a partire da fine Maggio 2016, e possono essere prenotate sin da ora.

Sinterit LISA

 

TreeDFilaments reinventa il PLA

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In diverse occasioni e in vari articoli mi è capitato di esprimere opinioni non troppo entusiasmanti rispetto al PLA e alle sue caratteristiche. Tuttavia, spinto dalla sua “ecocompatibilità” e dal mio punto di vista soprattutto dal fatto che le stampanti di qualità limitata non riescono a stampare correttamente l’ABS, il PLA è tutt’ora uno dei materiali, se non il materiale più diffuso per la stampa 3D a filamento.

Resta fermo il fatto che le proprietà fisiche e meccaniche, la successiva lavorabilità, la resistenza alla temperatura restano comunque generalmente mediocri. Ma Dario Negrelli Pizzigoni, guru dei materiali plastici e titolare della TreeDFilaments, che probabilmente la pensava più o meno come me rispetto alle limitazioni di questo materiale, ci ha fortunatamente pensato, rilasciando due formulazioni innovative che migliorano considerevolmente le caratteristiche del PLA.

Shogun Superior PLA

Shogun-PLA-treeD-filaments

Uno dei principali problemi degli oggetti realizzati in PLA è la loro scarsa resistenza alla temperatura. Tendono a deformarsi se lasciati in una vettura sotto al sole (c.a. 50-60 gradi), e se a contatto con liquidi, che trasmettono il calore meglio dell’aria, la temperatura alla quale iniziano a cedere scende ulteriormente, a 40-50 gradi. Non è il caso del nuovo Shogun TreeDFilaments, che riesce a resistere senza troppi problemi anche all’esposizione a liquidi con temperature sino a 90°. Un bel risultato, che fortunatamente non comporta “controindicazioni”. Già, ci si aspetterebbe che queste prestazioni siano ricavate aumentando la temperatura di fusione del filamento. Ma questo avrebbe comportato la difficoltà di stampare il materiale con stampanti in grado di raggiungere solo temperature modeste nell’hot end. TreeDFilaments deve averci pensato, e lo Shogun si lavora esattamente come un normale PLA, a 195° circa. Inoltre, questo filamento è anche meccanicamente più resistente del comune PLA di circa il 20%. Il video in basso (che personalmente trovo tra l’altro particolarmente divertente), illustra dal vivo le eccellenti proprietà dello Shogun.

 

KyotoflexKyotoflex-PLA-treeD-filaments-640x426

Ancora un azzeccato nome “orientaleggiante” per il secondo “super PLA” di TreeDFilaments. Il secondo, frequente appunto addebitato al PLA è la sua eccessiva rigidità, causa di una certa fragilità soprattutto nelle parti sottili.
Kyotoflex è il primo materiale che estingue questo peccato originale del PLA, e a tutti gli effetti può essere considerato il primo materiale ecologico flessibile per la stampa 3D. Oltre a conservare la stessa facilità di stampa del normale PLA, ed altre positive caratteristiche come limitate deformazioni strutturali, Kyotoflex ha anche un bassissimo coefficiente di assorbimento dell’umidità, altro “guaio” che affligge sia il PLA, sia alcuni materiali flessibili come il Nylon.

Questo nuovo materiale, prodotto esclusivamente in colore verde, può essere stampato anche con macchine con architettura Bowden, ed è accreditato di una durezza Shore di 47/D.

Sia Shogun, sia Kyotoflex sono già disponibili nel catalogo ShareMind per utenti e rivenditori.

La tecnologia dei materiali permette di espandere le potenzialità della stampa 3D

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La maggior parte dei nostri utenti impiega le stampanti 3D per scopi professionali. Questo spesso implica la necessità di realizzare prototipi funzionali e piccole produzioni di oggetti che debbono presentare caratteristiche fisiche e meccaniche simili a quelle di oggetti prodotti industrialmente.

Sebbene da un punto di vista estetico le macchine che commercializziamo producono modelli che si avvicinano molto alla qualità di un oggetto stampato, i materiali utilizzati nella stampa 3D risultano comunque tutt’ora limitati, e il processo di stampa per deposizione da comunque luogo ad oggetti che presentano caratteristiche di resistenza – a parità di materiale – nettamente inferiori rispetto allo stesso oggetto ottenuto ad esempio per pressofusione.

Inoltre, la stampa 3D è enormemente più lenta rispetto allo stampaggio industriale, e talvolta per ottenere anche modeste serie si va incontro a tempi poco accettabili. Del resto, gli investimenti per uno stampo sono impensabili, se si tratta di realizzare solo qualche decina di pezzi.

Insomma, la stampa 3D offre una enorme flessibilità progettuale, e permette di realizzare velocemente prototipi (non altrettanto velocemente piccole serie, purtroppo), ma produce oggetti generalmente “meno robusti” di quanto sarebbe necessario, e comunque realizzabili con un numero limitato di materiali. Se ci occorre ad esempio una guarnizione particolare, o c’è la necessità di replicare la girante in gomma di una pompa centrifuga, difficilmente si otterranno con gli elastomeri disponibili sotto forma di filamenti FDM (ammesso che la stampante poi li stampi) dei prodotti  che possano veramente venire utilizzati. Se dovessimo riprodurre una freccia di una vettura d’epoca, la trasparenza garantita dai filamenti FDM sarebbe insufficiente, etc..
E’ un bel problema. Ma abbiamo cercato di risolverlo, inserendo nel nostro catalogo una serie di materiali che consentono di sfruttare i master stampati in 3D per ottenere rapidamente delle “copie” realizzate con materiali funzionalmente adatti allo scopo.

calco

Lo stampaggio in gomma siliconica

I siliconi sono un prodotto miracoloso. Permettono di realizzare molto velocemente il calco di un oggetto esistente, ed ottenere quindi una  “femmina” che può essere impiegata come uno stampo per ottenere successivamente delle “copie” dell’oggetto originale. Senza entrare al momento troppo nel dettaglio, sono disponibili siliconi “da colata”, particolarmente fluidi e in grado di replicare i minimi dettagli, e siliconi “plasmabili”, che possono essere applicati sull’oggetto da replicare come se fosse plastilina.

Nel primo caso, è necessario creare un contenimento attorno all’oggetto, per trattenere il liquido finché non si solidifica. Nel secondo caso, la pasta siliconica può essere plasmata direttamente sull’oggetto “da copiare”.
Quando lo stampo è pronto, le repliche possono essere ottenute per colata in molti diversi materiali, non disponibili per la tecnologia di stampa FDM:

  • Resine epossidiche e poliuretaniche, con eventuali cariche inerti, metalliche, etc.;
  • Resine speciali per realizzare fanaleria automotive
  • Materiali in grado di replicare la porcellana e il cotto;
  • Materiali totalmente trasparenti, rigidi o flessibili
  • Gomme
  • Gomme per stampi per fusioni metalliche sino a 350°
  • Siliconi per uso a contatto con la pelle
  • Siliconi atossici per uso alimentare
  • Siliconi per la realizzazione di esche artificiali

Nel video viene illustrata la semplicità con la quale viene riprodotto un’oggetto (in questo caso un oggetto esistente, ma naturalmente è possibile usare come master un oggetto stampato in 3D).

 

Nei prossimi articoli entreremo più nel dettaglio delle enormi potenzialità che si aprono combinando i vantaggi della stampa 3D con l’uso di materiali “tecnologici”, per ottenere prototipi funzionali o estetici e piccole serie. Ma già ora, chi fosse interessato ad approfondire l’argomento o volesse richiederci soluzioni per esigenze specifiche, può usare il pulsante in basso per contattarci direttamente.

Richiedi informazioni sui materiali

 

 

 

Lumi Industries strizza l'occhio al mercato prosumer e professionale

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Fortunatamente, anche in Italia ci sono produttori di stampanti 3D che si sono distinti per innovazione e qualità, riuscendo ad imporre i propri prodotti anche sul mercato internazionale. Uno tra questi è Lumi Industries, una piccola azienda di Casella d’Asolo (TV), fondata da Davide Marin e Manuela Pipino, che si è distinta in campagne crowdfunding di successo con le piccola e accattivanti Lumifold e LumiPocket. Nate per un pubblico di hobbisti, le macchine hanno presto rivelato sorprendenti prestazioni, e riscontrato un notevole successo anche presso artigiani, piccole e medie imprese nei campi orafo, dentale, miniature e modellismo, micromeccanica etc.Lumiforge

 

Forte dei brillanti risultati raggiunti Lumi Industries alza il tiro, e punta con il suo nuovo prodotto – LumiForge – a replicare il successo della Pocket e Pocket Pro rivolgendosi al mercato prosumer e professionale.

LumiForge è la logica evoluzione di Lumipocket. Utilizza il collaudato sistema di proiezione dall’alto, ma è protetta da un case in lamiera metallica che protegge l’area di stampa dalla luce esterna che può interferire durante il processo ed evita la diffusione gli odori del materiale all’esterno. Integra inoltre un efficace sistema di ventilazione che assicura una lunga vita del proiettore.

I vari processi che erano gestiti manualmente nella Lumipocket sono stati automatizzati nella LumiForge, inclusa la movimentazione del proiettore e del carrello, la regolazione dell’area e dei tempi di stampa.

Designed by AUSI model

LumiForge è accreditata di una interessante risoluzione massima di 37 micron su tutti gli assi, ed ha un’area di stampa di 10 cm di diametro per 10 cm di altezza, con la possibilità di estendere il volume sino a 15 × 10 cm con un kit accessorio.

I materiali forniti sono le resine LumiReact HS (Hard) e LumiReact CS (per microfusione). LumiForge entra nel catalogo ShareMind e sarà in vendita da Maggio 2016.

 

Il "nuovo" forum ShareMind

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“Nuovo” è tra virgolette, perché il forum era stato in realtà attivato oltre un anno fa, ma per ragioni organizzative non era stato finora aperto alla possibilità di iscrizione di nuovi membri, e conteneva soltanto alcuni messaggi sperimentali.

In verità, essendo presenti già diversi forum sul web orientati alla stampa 3D, pur avendo previsto questo servizio sul nostro sito, non lo abbiamo mai spinto, convinti che i forum già presenti potessero già offrire un valido terreno di confronto e la possibilità di ottenere adeguate risposte agli interrogativi degli appassionati.

Allora perché questa decisione di “ripartire”, con il tentativo di promuovere proprio questo “modesto” spazio in un contesto di così vasta concorrenza? Le ragioni sono diverse. La prima è il desiderio di allestire un ambiente indipendente dalle logiche di mercato. Già. La principale molla che ha fatto scattare questa iniziativa è proprio questa.

Un paio di giorni fa avevo pubblicato su uno dei forum più seguiti, del quale tralascio di fare il nome, la notizia della disponibilità delle nuove stampanti Sinterit Lisa in Italia, nella sezione “Novità interessanti”. Dopo pochi minuti, ho ricevuto una email da uno dei moderatori con il seguente testo:

Buondi,
penso che ormai avrai capito che i messaggi pubblicitari non sono ammessi come da regolamento. Se vuoi pubblicizzare la tua attività abbiamo un listino prezzi.

Grazie per la collaborazione”

Confesso che sono rimasto abbastanza sorpreso. Che significa? Che le novità interessanti su questo forum sono pubblicate “a pagamento”? Pare di si.
Il funzionamento è semplice, un uovo di Colombo: si apre un forum, si sfrutta la disponibilità degli appassionati per popolarlo e contribuire ad una efficace indicizzazione sui motori di ricerca, e quando il frutto “è maturo”, si colgono i risultati (economici) vendendo dei banner.

Beh, in questo forum ciò non accadrà mai. E’ vero che l’intero sito è proprietà di una società commerciale. Ma è anche vero, e chi frequenta il blog lo sa bene, che sono stati pubblicati centinaia di articoli a carattere puramente divulgativo, che non hanno alcun legame con il profitto. Nonostante vendiamo software,  stati pubblicizzate decine di link a software di modellazione gratuiti, per chi non può permettersi di acquistarne uno. Nonostante vendiamo solo cinque o sei marchi di stampanti 3D, ne sono state recensite quasi duecento, perché ciascuno possa scegliere non tanto quello che vendiamo, ma quello di cui ha bisogno. Ecco, questa è la nostra filosofia. E la filosofia del nostro nuovo, piccolo forum. Aperto a tutti per esprimere entusiasmi e apprezzamenti sui prodotti, ma anche critiche, dubbi, esperienze negative, senza alcuna forma di censura. L’unico requisito che richiediamo ai sottoscrittori è la serietà, e per chi intende comunicare i propri giudizi ed impressioni ad utenti meno esperti, la competenza.

Vogliamo che il forum ShareMind diventi un ambiente nel quale ci si può confrontare, si può crescere, si possano ottenere suggerimenti qualificati per un acquisto, o per risolvere i propri dubbi, difficoltà e problemi.

Contiamo su tutti quelli che vorranno aiutarci a raggiungere questi obiettivi. In un forum senza banner.

Per accelerare la partecipazione e raggiungere un numero critico di post, tutte le richieste di assistenza e supporto relative ai nostri prodotti verranno temporaneamente dirottate sul forum.  

Questo ci consentirà anche di implementare una maggiore trasparenza verso le problematiche eventualmente incontrate dagli utilizzatori delle nostre macchine, a vantaggio di chi, prima di un eventuale acquisto volesse approfondirne il grado di affidabilità.

L’iscrizione al forum è semplice: basta utilizzare il link Registrazione, disponibile sulla barra di destra del sito.

Vi aspettiamo numerosi.

 

 

 

Sinterit LISA, la SLS professionale a portata di budget proposta da ShareMind

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ShareMind è lieta di annunciare l’ingresso nel proprio catalogo della nuova Sinterit Lisa, una stampante SLS professionale compatta dedicata a service di stampa e alle aziende che necessitano di realizzare in modo autonomo piccole tirature di parti funzionali.

La tecnologia SLS presuppone la sinterizzazione selettiva tramite laser di polveri termoplastiche (generalmente poliammidi – nylon). Questo approccio, pur offrendo importanti vantaggi rispetto alle altre tecnologie di stampa 3D, è rimasto a lungo confinato ad un pubblico professionale, a causa dei costi particolarmente elevati, generalmente superiori a 150000$.
Con la nuova LISA, Sinterit infrange la barriera dei 10000€, consentendo anche a piccoli bureau di stampa 3D di competere con colossi come ShapeWays.

Sinterit LISA

La macchina si presenta caratterizzata da una linea decisamente piacevole e da un ingombro particolarmente contenuto (65x55x45 cm), e viene fornita completamente calibrata e pronta all’uso dopo un breve setup. LISA può produrre oggetti con dimensioni sino a 110x150x130 mm, con uno spessore layer da 0,06 a 0,15 mm. Il peso del dispositivo è di 35 kg. Una innovativa costruzione semplifica la pulizia e la manutenzione della macchina.

Come evidenziato in precedenza, i vantaggi rispetto alle altre tecnologie di stampa sono notevoli. In primo luogo, la totale assenza di supporti, che consente di ottenere parti pronte, inclusi meccanismi complessi, che non richiedono postproduzione. La qualità delle superfici è molto elevata: gli oggetti non presentano la classica scalettatura tipica delle stampanti FDM, e si presentano estremamente compatti, con una resistenza meccanica notevolmente superiore. Un ulteriore, importante vantaggio è la possibilità di sfruttare l’intero volume di stampa, con la possibilità di ottenere svariati strati di oggetti in una singola sessione.

 

 Sinterit LISASLAFDM
Nessuna necessità di supportoVXX
Qualità delle superfici***********
Ripetibilità***********
MaterialePolvereLiquidoFilo
Resistenza ai raggi UVVXV
Resistenza alla temperatura*********
Piccole produzioniVXX
Resistenza a trazione**********

Principali caratteristiche

  • Dimensioni fisiche: 650x550x450 mm
  • Volume utile: 110x150x130 mm
  • Peso: 35 Kg
  • Layer: 0,06-0,15 mm
  • Efficienza: 20 cm3/h
  • Velocità: 10 mm/h (in base al modello)
  • Alimentazione: monofase 110/220V
  • Assorbimento: Max 2Kw
  • Software: Sinterit Studio 2016
  • Built in camera per il monitoraggio del processo di stampa
  • Connessione Wireless
  • Schermo touch screen 4″
  • Formati supportati: STL, OBJ, 3DS, FBX
  • Materiale: PA12 Black, adatto per la realizzazione di parti meccaniche funzionali e prototipi artistici

 

Sinterit samples

 

Sinterit LISA è ordinabile durante tutto il mese di Aprile 2016 al prezzo di 9000€ + IVA. Le unità verranno consegnata a partire dal 16 Maggio 2016.