Nell’articolo di presentazione della Cubicon 110F Single pubblicato alcuni giorni fa, avevo promesso successivi approfondimenti dopo un “test drive” all’arrivo delle stampanti.
Beh, le macchine sono arrivate, e naturalmente non ho resistito più di qualche ora prima di aprire l’imballo. Premetto che in questo articolo posso esprimere soltanto delle impressioni generali: è troppo presto per un verdetto definitivo; alcuni aspetti, quali l’affidabilità, la qualità del supporto e della comunità emergono anche dopo diversi mesi. Ma anche dopo questa “prima esplorazione”, si evidenziano chiaramente abbastanza elementi per fare confronti.
Tanto per rendere la cosa un po’ più interessante, ho pensato subito di alzare l’asticella, e fare un confronto con la macchina desktop che è indiscutibilmente il punto di riferimento in termini di affidabilità e qualità di stampa: la Zortrax M200.
Per qualche verso la comparazione può apparire impari: in fondo, la M200 ha ormai due anni; i modelli si sono evoluti e presentano nuove caratteristiche e funzionalità. E’ un po’ come un incontro di boxe tra un grande campione non più giovanissimo, e un aspirante al titolo fresco fresco. Sarebbe stato più equo da questo punto di vista un confronto con la Inventure, ma purtroppo non sono ancora arrivate. Comunque, la M200 al momento detiene (meritatamente) la fascia di campione, c’è poco da fare; è con lei che bisogna fare i conti.
Bene. L’incontro si svolge su diciotto riprese. Qualcuna è andata pari, qualcun’altra ha segnato qualche punto in più per uno degli avversari. Diciamo subito che non c’è stato un KO. Anche se con certezza queste due macchine si contendono un preciso spazio di mercato (quello della stampa con ABS di accurati prototipi funzionali), credo che continueremo a vederle entrambe protagoniste. Ecco a voi, comunque, un estratto delle mie impressioni.
Cubicon 110F | Zortrax M200 | |
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Packaging Sembra poco rilevante in un confronto. Ma già dall'imballo, un occhio esperto può ricavare un'attendibile anteprima di cosa troverà all'interno. L'imballo parla della cura del produttore, di quanto "tiene" ai suoi clienti, del livello di industrializzazione della macchina. Tutti i dettagli sono significativi: la robustezza, la qualità del cartone, il confezionamento interno, gli accessori ed eventuali materiali forniti. | Le dimensioni sono allarmanti, circa 65x65x60 centimetri. Abbiamo l'impressione che ci abbiano spedito un'altra macchina. La scatola è in robusto cartone ondulato, con stampe di qualità, rivestito completamente in cellophane per proteggerlo dalle intemperie e sigillato con fascette in nylon. Le maniglie in plastica laterali aiutano gli spostamenti, ma è meglio essere in due. All'interno, la macchina (avvolta in più strati di film antistatico), molto scotch blu che non rilascia adesivo. Cover inferiore e superiore in polistirene. Nella macchina, che è totalmente montata, svariati scomparti di foam contengono una valigetta in metallo con attrezzi di ottima qualità, due bobine di filamento, campioni di stampa di qualità eccezionale. Il voto è semplicemente 10. | Molto meno ingombrante dell'imballo Cubicon (circa 46x46x57 cm), è composto da ben due scatole in cartone ondulato, una dentro l'altra come una matrioska. All'interno due cover in foam ad alta densità proteggono egregiamente la macchina, forse da una caduta anche di qualche metro. Nella macchina molto bollinato, una scatola in cartone che contiene il piano di lavoro, alcuni componenti che vanno montati, un elenco interminabile di accessori di ottima qualità, una bobina di filamento. Anche l'imballo Zortrax merita 10. Per il momento, 1 a 1. |
Ingombro e peso della macchina (dati, nessun voto) | No, non avevano sbagliato prodotto. La Cubicon è grande. Circa 54 x 55 x 50 cm. Pesa 22 chilogrammi. | La M200 risulta piuttosto compatta. Con la bobina montata (nella Cubicon è interna), ha bisogno di uno spazio di 43x34x62 cm. Pesa 20 chilogrammi. |
Jog e display Ergonomia, facilità di lettura | E' presente un jog, due pulsanti (Back e Home), e un display monocromatico grafico. Il jog manifesta qualche leggera incertezza. Voto 6,5. | E' presente un jog e un display grafico ad alta risoluzione. Anche qui qualche leggera incertezza nel jog. Voto 7. |
Plug&Play Quanto ci vuole prima di utilizzare la macchina? | Non ci sono componenti da montare. Ma sono necessari alcuni minuti per rimuovere tutte le protezioni (film antistatico, scotch blu). Voto 9.5 | Ci sono alcuni componenti che vanno montati (piano di lavoro, guidafilo, portafilo, passacavi) ed alcuni connettori da fissare. Ma è molto semplice, e ci vuole poco tempo. Voto 9 |
Prima calibrazione | Per quanto riguarda la collocazione della macchina, è presente una bolla che permette di metterla in piano, regolando i piedini. La calibrazione del piano semplicemente non è necessaria. La Cubicon ha una routine di calibrazione totalmente automatica, che non soltanto prevede una accurata "tastatura" elettronica del piano ripetuta in diverse posizioni, ma fisicamente lo allinea geometricamente con degli attuatori. La calibrazione viene eseguita automaticamente prima di ogni stampa. Voto 10 | La calibrazione è assistita dalla "tastatura" del piano. La prima volta prevede che le tre viti vengano serrate completamente. Durante l'esecuzione della routine, la macchina segnala quale vite vada eventualmente serrata o allentata, ma non di quanto. Il processo può essere piuttosto lungo la prima volta. Voto 8. |
Calibrazioni successive | Come detto in precedenza, la calibrazione viene effettuata automaticamente prima di ogni stampa. Voto 10 | Se il modello viene rimosso (come dovrebbe) smontando il piano di lavoro, è molto difficile che la calibrazione venga persa (può durare mesi). E comunque, il ripristino della calibrazione con l'ausilio della routine prevista è piuttosto veloce. Voto 9. |
Caricamento filo | La bobina è contenuta in un vano laterale. L'ingresso del canale filamento è conico, l'inserimento del filamento è molto veloce. Voto: 9 | La bobina è posta dietro la macchina. E' necessario che la parte posteriore risulti quindi agibile. Il carico filamento è veloce e affidabile. Voto: 8,5 |
Scarico filamento | La temperatura deve essere impostata dall'utente. Lo scarico viene quindi gestito con una routine che prevede un piccolo avanzamento, e successivamente espulso. Qualche volta è comunque difficile estrarlo, e la routine deve essere ripetuta. Voto 7 | Viene gestito da una routine che raggiunge una temperatura standard per tutti i filamenti, ed espelle quello installato. Raro incontrare delle difficoltà nella fuoriuscita. Voto 8. |
Piano di lavoro riscaldato | Raggiunge temperature molto elevate (sino a 120° reali). Il piano è perfettamente liscio, in metallo apparentemente anodizzato. E' possibile usare Brim, Skirt e Raft, a seconda delle esigenze. L'adesione è eccezionale, e la superficie appare molto robusta e durevole. Il piano non è rimovibile, ma come vedremo in seguito, non serve rimuoverlo. Voto 10. | Il piano microforato Zortrax è una delle migliori soluzioni apparse negli ultimi anni. Ha un'ottima tenuta, che può essere ripristinata nel tempo con l'ABS Juice. Il piano è rimovibile, magnetico, e si centra automaticamente per la presenza di spine asimmetriche. Non comodissima la necessità di scollegare e ricollegare i connettori per estrarre o inserire il piano. La superficie di contatto con il modello può essere sostituita. Voto 7,5. |
Distacco del modello | Semplicemente magico. Non si capisce come sia possibile, ma una volta raffreddata la camera di stampa, il modello appare semplicemente "poggiato" sul piano. Non è necessario usare una spatola. Se il modello non è troppo pesante, soffiando si sposta sul piano. Voto: 10 con lode. | Soprattutto nei primi tempi, in cui il trattamento al quale il piano è sottoposto in fabbrica è nuovo, il distacco è piuttosto difficile. Ma ben venga: nella maggior parte delle macchine il problema è il contrario: tenere il modello fissato durante tutta la stampa! Voto: 7,5. |
Software Potenzialità, facilità di utilizzo | Cubicreator è un software decisamente semplice da usare, fa onestamente il suo mestiere, ed include la possibilità di creare manualmente i supporti. Permette di modificare svariati parametri (velocità, flusso, spessore layer, infill, temperatura etc.) e consente quindi l'uso di filamenti terze parti. Il calcolo è piuttosto veloce e la qualità delle traiettorie buona. Voto: 8 | Z-Suite nasce per la Zortrax M200 ed i suoi materiali. E' semplicissimo nell'interfaccia e non sbaglia un colpo. I detrattori si lamentano che alcuni parametri chiave (es. temperatura, velocità, ritrazione), non possono essere modificati. Ma questa è una caratteristica peculiare della M200, voluta dai progettisti per garantire che la macchina stampi sempre bene. Cosa che in effetti fa egregiamente. Voto 8.5 |
Chiusura del vano di stampa | La Cubicon è completamente chiusa su sei lati dalla fabbrica. Sono facilmente accessibili tramite sportelli sia il lato frontale, sia il lato superiore. La visibilità è relativamente limitata: il modello è visibile dal lato superiore e frontale. Voto 9. | La M200 "standard" è chiusa soltanto su due lati. Il modello è molto visibile, ma anche molto esposto a sbalzi di temperatura. Sono disponibili (opzionalmente) dei pannelli in plexiglass (laterali fissi e frontale con cerniera), ma rimane comunque aperto il lato superiore, con notevole fuoriuscita del calore del vano di stampa. Voto 6,5 |
Camera calda Deformazione dei grandi modelli | E' il punto di forza della 110F. La camera di stampa è infatti riscaldata per convezione, e può operare ad una temperatura assolutamente costante sino a 60°, Questa pressoché esclusiva caratteristica in macchine desktop di fascia prosumer (in attesa della Zortrax Inventure) promette l'agognato "Zero Warping" dell'ABS. Non abbiamo ancora provato stampe "grandi", ma siamo fiduciosi. Voto 10. | Non presente. |
Rumorosità | Un colpo al cerchio e uno alla botte. Le armoniche dei motori stepper della Cubicon si fanno sentire, non a livello di dare disturbo, ma rispetto alla Zortrax ci sono diversi decibel di differenza. Voto 6.5 | M200 è la macchina più silenziosa tra tutte quelle che abbiamo provato. Si sente praticamente soltanto il rumore (poco percettibile) delle ventole. I movimenti sono estremamente fluidi. Voto 10. |
Filtri per la depurazione dei fumi | La 110F monta ben tre filtri per la cattura delle particelle sottili e per deodorare i fumi. Può essere tranquillamente utilizzata in ambienti chiusi senza percepire alcun odore. Voto 10 | Non presenti. |
Estrusore rimovibile | E' una delle peculiarità della Cubicon. Il blocco estrusore può essere velocemente sostituito allentando una ghiera. E' disponibile un estrusore specializzato (opzionale) per elastomeri. Cosa molto comoda, che in una macchina che utilizzi ABS, PLA e TPU permette. utilizzando un estrusore per ciascuna tipologia di materiale, permette di evitare che si compongano nell'hot end miscele di polimeri che intasano l'ugello. | Non presente. |
Volume di lavoro | 240x190x200 mm reali (senza raft). Interessante, soprattutto considerando che con la camera calda dovrebbe essere possibile stampare modelli di queste dimensioni in ABS, senza deformazioni. | Circa 185x185x180 mm, considerando il raft. |
Spessore layer e qualità di stampa | E' piuttosto presto per giudicare: abbiamo stampato solo un paio di modelli. La qualità sembra tuttavia ottima, ed possibile impostare il layer a piacimento. | Lo spessore del layer minimo è di 0,10 mm per l'ABS (corrispondente all'impostazione 0,09). La qualità della Zortrax è proverbiale. |