Rimozione del modello dopo la stampa

  • 21 aprile 2016 alle 9:54 #4542
    gplus-profile-picturePietro Meloni
    Amministratore del forum

    Rispondo a Gianni, che ha appena ricevuto una Zortrax M200 e mi chiede quale sia il modo migliore per rimuovere il modello al termine della stampa dal piano di lavoro.

    La M200 utilizza una piattaforma con microfori per assicurare una efficace adesione della stampa al piano di lavoro senza l’uso di adesivi. La piattaforma viene trattata in fabbrica con un particolare liquido (Z-Juice), ottenuto sciogliendo dell’ABS in acetone industriale. Soprattutto nelle prime stampe, questo trattamento causa un’adesione molto forte del raft al piano, e può apparire difficoltoso distaccare il modello.

    La prima raccomandazione è quella di rimuovere il piano (che è fissato attraverso dei magneti e centrato con quattro spine) dalla macchina, scollegando entrambi i connettori. Questo per evitare che pressioni e sforzi eccessivi possano danneggiare la meccanica.

    Una volta rimosso, il piano di lavoro dovrebbe essere collocato su un tavolo, e utilizzando la spatola in dotazione, mantenuta il più possibile parallela al piano, è possibile distaccare il modello. Questo metodo richiede tuttavia che il piano venga mantenuto fermo usando l’altra mano, e dal momento che il raft potrebbe cedere improvvisamente a fronte di una pressione considerevole della spatola, ciò comporta un certo rischio. Zortrax suggerisce infatti l’uso dei guanti e persino degli occhiali.

    Per carità, le precauzioni non sono mai troppe: la spatola è affilata e può causare ferite, e anche il bordo del piano microforato, a spigolo vivo, può rappresentare un pericolo per le nocche della mano che tiene la spatola, sulle quali è relativamente facile procurarsi dolorose sbucciature.

    Per rendere più pratica la rimozione, io ho utilizzato un pannello di compensato sufficientemente robusto (30 mm nel mio caso), sul quale ho avvitato una battuta e quattro angolari (stampati con la Zortrax, naturalmente), fissati in corrispondenza dei quattro angoli  del piano di lavoro. Lo spessore degli angolari è praticamente identico allo spessore complessivo del piano di lavoro.

    La piattaforma così ottenuta può essere poggiata su un tavolo, in modo che la battuta la mantenga ferma, e permette il distacco del modello senza che sia necessario bloccare con l’altra mano il piano di lavoro. Non soltanto consente di esercitare una notevole forza senza rischi, ma dal momento che fortunatamente il piano di lavoro è perfettamente quadrato, questo può essere orientato in quattro diverse direzioni per poter effettuare il distacco dai quattro lati del raft. Naturalmente è necessario comunque prestare attenzione nell’utilizzare la spatola: impiegandola in direzione dei connettori c’è sempre il rischio che a causa di uno sforzo eccessivo o un cedimento improvviso del raft, il connettore possa venire danneggiato.

     

     

  • 11 maggio 2016 alle 18:12 #4759
    Anonimo

    Per facilitare il distacco di oggetti stampati da diverse ore (ad esempio di notte) potrebbe essere opportuno scaldare nuovamente il piatto?

  • 11 maggio 2016 alle 18:54 #4760
    gplus-profile-picturePietro Meloni
    Amministratore del forum

    No, direi di no. Si creerebbe un ulteriore shock termico per il materiale, e generalmente il distacco avviene meglio con il piano freddo.

  • 11 maggio 2016 alle 22:12 #4761
    Anonimo

    Ok, grazie.

    In compenso mi sto costruendo la piattaforma per appoggiare il piatto.  Ho appena stampato gli angolari e domani li monto.

  • 29 maggio 2016 alle 11:35 #5039
    Anonimo

    Ciao Pietro, fra i vari problemi che da neofiti stiamo incontrando, c’é anche la grande difficoltà di staccare il raft dal modello specialmente quando aderisce superfici piane piuttosto ampie. Ora ad esempio sto lottando con il raft alla base di uno scatolino e non riesco a staccarlo.

    C’è qualche trucco?

     

  • 30 maggio 2016 alle 10:53 #5040
    Cicio_3D
    Partecipante

    avevo letto da qualche parte di mettere il pezzo nel freezer (dopo averlo fatto raffreddare..) per staccare meglio il raft e i supporti.

    Ho utilizzato questo sistema qualche volta, e sembra funzionare, credo che lo shock termico aiuti a farlo staccare dal raft, ma potrebbe avere effetti anche sul pezzo.

  • 30 maggio 2016 alle 12:36 #5041
    Anonimo

    Buona idea, l’importante è non colpire violentemente il pezzo reso fragile dalla temperatura.

     

    Comunque senza ricorrere a al freezer abbiamo scovato fra vecchi attrezzi che usava mio fratello, quando modellava a mano, un utensile molto efficace.

    Se lo era costruito lui modificando con la mola una lima triangolare.

     

    In pratica è uno scalpellino molto affilato che si ispessisce, appena dopo la punta, con una sezione triangolare.  Appena si riesce ad infilare la punta affilata fra il raft e il modello in pochi secondi si stacca tutto perfettamente.

    La prossima volta che lo utilizzo metterò la foto su come lavora.

     

     

  • 30 maggio 2016 alle 12:54 #5043
    Cicio_3D
    Partecipante

    attenzione che rischi di rovinare la superficie del piatto forato

  • 30 maggio 2016 alle 13:29 #5044
    Anonimo

    Scusa Cicio 3D, forse non hai letto i post precedenti o forse sia io che Pietro non siamo stati chiarissimi.

    Si parlava di staccare il raft dal modello non dal piatto.

    Lo scrivo in neretto perché non vorrei che a qualcuno leggendoci venisse l’idea di usare altri altri attrezzi, diversi dalla spatola in dotazione, per staccare il pezzo dal piatto!!

    Che già la spatola a me mette un pochino di ansia!!  😉

  • 30 maggio 2016 alle 13:54 #5045
    gplus-profile-picturePietro Meloni
    Amministratore del forum

    L’idea di un cuneo pronunciato per distaccare il modello dal raft può funzionare. Ma se l’angolo è troppo ampio, le superfici fragili potrebbero rompersi. Quanto all’uso del freezer ho dei dubbi. L’ABS per stabilizzarsi completamente dopo la stampa impiega anche 48 ore. Sottoporlo ad uno shock termico importante (come il freezer) potrebbe alterarne le caratteristiche meccaniche.

  • 30 maggio 2016 alle 14:16 #5046
    Anonimo

    L’importante della spatola a cuneo è tenere sempre la parte piatta verso il pezzo e la parte con il dosso dalla parte del raft.

    Provato su oggetti con pareti piane funziona perfettamente e se tenuto radente, cioè piatto rispetto alla parete, non fa alcun danno al modello.  Su oggetti con forme articolate non è detto che vada bene, ma per quello che ho potuto constatare finora in questi casi non è troppo difficile staccare raft e supporti.

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