Molto spesso, viene imputata alle stampe 3D una qualità insufficiente a considerarle un prodotto commerciabile. Molto spesso, specie con stampanti economiche, questa critica è poco confutabile. Ma quando si aggiunge una sensibilità artistica, la necessaria creatività, la capacità di sfruttare al meglio i software e una buona manualità, il risultato finale finisce per essere tutt’altro che grossolano.
E’ il caso di Simone Rasetti, un vero artista del digital sculpting, che si è formato in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Appassionato di stampa 3D, Simone è la dimostrazione che, se un ruolo importante lo gioca la macchina, uno ancora più importante lo gioca – come si dice – “il manico“.
Così, da una modesta 3D Drag (messa tuttavia a punto con grande perizia), Simone riesce a dare vita ad oggetti unici veramente piacevoli, ai quali riesce a conferire una finitura eccezionale.
Con modesti investimenti – una economica stampante 3D, un sensore di movimento adattato a scanner, e il tocco finale – ZBrush sapientemente utilizzato, vengono prodotte opere il cui impatto è decisamente più accattivante dei minime industriali prodotti con costosissime stampanti a polveri. I ritratti di Simone Rasetti sono opere d’arte, non passive riproduzioni della realtà ottenute con processi automatici.
Il segreto, oltre naturalmente al talento artistico necessario ad evidenziare il carattere del soggetto ritratto, è una minuziosa finitura, che viene realizzata completamente a mano. Anche alle stampe “tecniche”, che raffigurano prototipi di oggetti, Simone riesce a conferire una credibilità totale.
Simone, come tutti gli artigiani, non ci racconta del tutto i segreti del suo lavoro. Ma offre abbastanza indizi, per chi voglia ottenere eccellenti finiture, per intraprendere una strada di ricerca che conduce ad una straordinaria qualità.
Le stampe vengono prevalentemente effettuate in ABS, un materiale che consente di affrontare più facilmente le fasi di postprocessing. Rispetto al PLA può essere lavorato, carteggiato, levigato, incollato, verniciato con maggiore facilità, e risulta più resistente.
Dopo la stampa vengono naturalmente rimossi i supporti, ed eliminate i piccoli sfridi eventualmente rimasti con una pistola a caldo.
Successivamente, vengono incollate le varie parti. Simone evita (saggiamente) di stampare oggetti troppo grandi, per ridurre il rischio di deformazioni.
Il modello viene quindi trattato con vapori di acetone per la levigatura superficiale. Per evitare la perdita di dettagli, Simone adotta speciali accorgimenti in fase di modellazione.
La verniciatura viene effettuata in due momenti.dapprima un primer di fondo spray, e successivamente a pennello, con colori vinilici. Questa è ovviamente la fase più delicata, che richiede un vero e proprio tocco artistico.
I modelli, di grande impatto e gusto, sono molto apprezzati dagli appassionati.
Simone, già utilizzatore anche di una Form1+ e beta-tester per diverse nuove stampanti DLP, è in procinto di acquistare anche una Zortrax M200, macchina ideale per la stampa in ABS.