Stampa 3D – aspettative e realtà

Pietro Meloni Stampa 3D 0 Comments

Se ne parla ovunque come la rivoluzione industriale del XXI secolo.

Lo è davvero? Potremo produrre cucchiaio, coltello e forchetta di ABS e mangiarci? Si. Con un certo numero di prove, qualche ora di lavoro per progettare, qualche ora di stampa e qualche ora di finitura, ci possiamo arrivare. Forse si romperà qualche dente della forchetta, il coltello non sarà il massimo, il cucchiaio potrebbe “perdere” per qualche piccolo foro, ma iniziando nel primo pomeriggio forse la sera avremo il nostro bel set di posate sul tavolo. Decisamente una grande soddisfazione, se non fosse per il fatto che un set di posate di plastica costa forse 5 o 6 centesimi.

E allora, le bocciamo queste stampanti 3D che sembrano il futuro? Ma no, certo che no.

Innanzitutto sono giocattoli straordinariamente interessanti. Ci permettono di materializzare cose che nascono dalla nostra fantasia, e questo non è poco. Le possiamo usare per costruire oggetti che non esistono e non si possono comprare. Per realizzare un pezzo rotto del nostro vecchio caro proiettore di diapositive che non si trova più.
Ci permettono di percorrere – insomma – terreni inesplorati. E questo è moltissimo.
Basta non scomodare l’industria, che è tutt’altra cosa. E accettare il fatto che la finitura è approssimativa, che qualche volta i pezzi si staccano a metà lavoro, e in generale che non tutte le ciambelle riescono con il buco.

Nel frattempo, la rapidissima evoluzione di questi strumenti va avanti. Vengono realizzati modelli più precisi e veloci. Che possono produrre oggetti in diversi materiali (materie plastiche, ceramica, metalli, elastomeri, sostanze alimentari…). Vengono individuati nuovi campi di applicazione. Industria a parte, che al momento può impiegare questi strumenti per una sana prototipazione, lo scenario di impiego delle stampanti 3D si allarga e ci coinvolge. Forse è ora di iniziare a giocarci un po’.
In questo video, una serie di prospettive e applicazioni interessanti che possono stimolare la fantasia.

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