Stampante 3D Mankati XT FullScale Plus

Pietro Meloni Stampa 3D 0 Comments

Mankati XT FullScale Plus

Dopo aver a lungo contestato l’effettiva utilità del doppio estrusore, spinti dalle richieste di molti clienti, ci siamo dovuti “convertire”, includendo nel nostro catalogo una macchina in grado di stampare contemporaneamente il materiale di costruzione e un materiale di supporto solubile.
Naturalmente, abbiamo cercato – in questa forzata conversione, di individuare un modello che – per caratteristiche costruttive – potesse soddisfare l’esigenza di stampare complessi modelli con intricate strutture di supporto senza introdurre le problematiche (o parte delle problematiche) connesse alla presenza del famigerato doppio estrusore.

Due estrusori = maggiore peso… in genere

Abbiamo sempre detto che le macchine con un solo estrusore stampano meglio di quelle che ne hanno due, e abbiamo motivato questa asserzione spiegando che l’aumento di peso delle masse mobili riduce la dinamica e la precisione dei movimenti. Così, quando ci siamo trovati al punto di scegliere una macchina con due estrusori, abbiamo posto la massima attenzione a questo aspetto. Abbiamo quindi optato per una soluzione Bowden, nella quale i motori di trascinamento del filamento sono montati sulla parte fissa della macchina, e non gravano sugli assi XY. Nel caso specifico, il peso complessivo dei due estrusori, realizzati in duralluminio, è addirittura inferiore a quello di un singolo estrusore a trazione diretta alimentato da un motore Nema 14. Un problema in meno.

Doppio estrusore Mankati

Due estrusori = minore volume utile… spesso

Un’altra critica che abbiamo sempre rivolto alle macchine “a due teste” è quella della sostanziale riduzione (in genere 70-80 mm) di corsa utile sull’asse X. Anche in questo caso, il progetto della XT Full Scale non penalizza il volume di stampa, anzi. Le dimensioni utili sono veramente generose: 260x260x300 mm., ben 20,280 litri. Oltre 2,5 volte il volume di una stampante 200x200x200.

Grandi stampe, quanti problemi

Effettivamente, la richiesta di poter effettuare grandi stampe è stata uno dei motivi per i quali abbiamo selezionato proprio questa macchina.
In verità, anche riguardo alle “grandi stampe”, abbiamo spesso espresso delle perplessità, a causa dei noti problemi di deformazione dei materiali termoplastici, il cosiddetto “warping”. E’ un problema al quale hanno pensato anche i costruttori di Mankati. Lo hanno affrontato in due modi: dotando la macchina di un efficiente piano di lavoro riscaldato in vetroceramica, in grado di raggiungere agevolmente i 110° grazie all’alimentazione 24V, e fornendo di serie delle paratie trasparenti, che consentono di stampare in un ambiente pressoché totalmente chiuso, senza pregiudicare la visibilità.

Costruzione generale

Siamo sempre stati attenti alla meccanica, e soprattutto alla rigidità del telaio, elemento chiave per ottenere stampe precise. La XT FullScale Plus appare particolarmente robusta, con un frame completamente in acciaio e un peso considerevole: circa 26 Kg.
Gli estrusori, spesso un punto debole nelle stampanti economiche a causa delle temperature “relativamente” modeste che limitano l’uso al solo PLA, sono nel caso di Mankati “All metal”, e possono raggiungere agevolmente i 300°.

Estrusori

Il sistema di raffreddamento è particolarmente sofisticato, con una ventola per ciascun estrusore più una turboventola per la parte, con dei convogliatori ad alta efficienza in grado di concentrare il flusso d’aria su tutta la zona circostante rispetto alla posizione degli ugelli.

 

Ben costruita la meccanica dei feeder (all metal), che utilizzano motoriduttori con un rapporto 10:1. Questo accorgimento consente di impiegare i più robusti filamenti da 3mm anche per stampe con layer di spessore minimo, riducendo l’isteresi caratteristica delle architetture Bowden.

Alimentazione del filamento con motoriduttori

Anche il piano di lavoro, riscaldato e in grado di raggiungere agevolmente 110° reali, è costruito con qualità. Utilizza un piano in vetroceramica, ottimo conduttore di calore, e una resistenza siliconica.

Piano di lavoro in vetroceramica

Insomma, la macchina appare ben progettata e matura (grazie alle molte migliorie apportate nel modello Plus). La costruzione è Cinese, ma questo non ci spaventa poi troppo. Molte più macchine di quante si possa immaginare (anche diverse ufficialmente dichiarate “Made in Italy”) sono costruite in Cina.

Caratteristiche

  • Tecnologia: FDM
  • Dimensioni: 384x434x535mm
  • Volume utile: 260x260x300mm (20,25 Lt)
  • Peso: 26 Kg
  • Estrusori: 2, All Metal, T max 300°
  • Alimentazione: Bowden, con motoriduttori 10:1
  • Layer: 0,02-0,4 mm
  • Mainboard: Mankati Stable V1.0
  • Alimentazione: 24V 15A
  • Velocità max spostamento: 250 mm/sec.
  • Velocità max di stampa: 180 mm/sec.
  • Velocità max estrusore: 100 mm/sec.
  • Piano di lavoro: in vetroceramica, riscaldato, 110°
  • Ambiente: chiuso
  • Precisione: assi XY 0,01 mm, asse Z 0,015 mm
  • Software: MankatiUM 6,2
  • Compatibilità filamenti: Open source, 3 mm, PLA,PVA,ABS,ABSPC,PCABS,HIPS,Laywood, Laybrick etc.

 

 

 

 

 

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