L’esito della causa potrebbe cambiare radicalmente lo scenario delle stampanti 3D.
Alla fine del 2013 Stratasys, un leader storico nel mercato della stampa 3D, ha depositato una azione legale nei confronti di Afinia, produttore di stampanti per uso personale FFF di piccole dimensioni, per violazione dei suoi brevetti. Le denunce presentate da Stratasys sono relative a tecnologie e componenti che non interessano in realtà la sola produzione Afinia, ma riguardando anche modelli Open Source e i prodotti (Cubify e CubeX) della sua concorrente diretta, 3D Systems.
I motivi alla base dell’azione di Stratasys sono legati ad un paio di ragioni. La prima è relativa alla concorrenza.
Secondo Tyler Benster, co-fondatore di Azav ed evangelista della stampa 3D, la core technology Stratasys – Fused Deposition Modeling o FDM – è minacciata da un diluvio di stampanti 3D a basso costo disponibili sul mercato.
Afinia è stata portata alla ribalta dai rilevanti successi di vendita nel settore delle stampanti 3D consumer, I prodotti Afinia sono economici e offrono significativamente più funzionalità rispetto alle stampanti comparabili da Stratasys, e stanno guadagnando popolarità. Ancora più importante, si diffondono rapidamente tra importanti segmenti di clientela, come le istituzioni educative.
La seconda ragione che motiva l’azione Stratasys è la prospettiva di un’invasione di concorrenti low cost cinesi che possa inondare il mercato statunitense attraverso partnership di licenza con aziende americane. Stratasys ha individuato la stampante H-Series Afinia nella sua denuncia contro la società. Afinia ha in concessione la licenza hardware per questa stampante da Delta Micro Fabbrica Corporation, che è il produttore di apparecchiature originali o OEM per la gamma di stampanti 3D UP!.
Delta Micro fabbrica Corporation è di proprietà di Tiertime, un produttore di stampanti Cinesi che produce modelli a basso costo. Queste stampanti, che si ispirano a tecnologie brevettate affermati players, competono con le stampanti Stratasys su più segmenti di mercato e categorie, compresi i segmenti di consumer e industria. Secondo Benster, le imprese cinesi ricercano spesso partnership con aziende statunitensi per muoversi meglio all’interno della intricata regolamentazione dei brevetti statunitense.
Come esempio, Benster cita il Tiertime Inspire A370 che utilizza due ugelli per ABS e materiale di supporto e ha un volume di lavoro che è maggiore di quello della Dimension, una stampante 3D Stratasys. “Le macchine sono rapidamente migliorate nella qualità e Stratasys vuole impedire la loro introduzione sul mercato,” dice. Tuttavia, Tiertime, che non opra negli Stati Uniti, non è stato citata in giudizio. Invece, la sua partner statunitense – Afinia – è sotto tiro. “Questa è una distinzione importante”, dice Benster.
Nella sua tattica per gestire il contenzioso, Stratasys segue la stessa strategia utilizzata da 3D Systems agli albori della stampa 3D, quando ha impedito lo sviluppo di una reale concorrenza. Ma oggi lo scenario della stampa 3D è profondamente cambiato. In primo luogo, l’evoluzione del mercato ha consentito di accogliere startup e new entry. Inoltre, tutto il movimento Open Source agisce come ago della bilancia nel conflitto tra Stratasys e Afinia.
Secondo Benster, Stratasys punta ad una netta vittoria legale che ha come obbiettivo fermare la distribuzione di Afinia o ottenere il riconoscimento di royalities sui prodotti venduti. In entrambi i casi questo assumerebbe un significato simbolico e costituirebbe un precedente per Stratasys, per affrontare altre cause verso aziende che violano i loro brevetti. Benster ritiene che i prezzi delle stampanti 3D desktop subiranno modesti aumenti nel breve periodo. Tuttavia, la grande quantità di modelli (7-800 tra amatoriali e professionali), e l’innovazione spinta dal movimento Open Source potrebbero nel lungo periodo portare ad un ribaltamento di questa tendenza. Se la causa Stratasys contro Afinia dovesse portare alla definizione di royalities, questo causerebbe un aumento dei costi al dettaglio per le stampanti 3D, per coprire i maggiori costi di produzione. Potrebbe anche spingere piccole startup a cedere (come è avvenuto per MakerBot) la propria azienda ai grandi player di settore.