Chissà se il nome Little Monster è stato scelto da Tevo in omaggio alla saga di film d’animazione Monster & Co tanto amata dai bambini. Sicuramente questa grande delta, il cui appellativo “Little” è decisamente ironico, sembra molto più orientata a fanatici e irriducibili nerd della stampa 3D.
Sì, quelli che non temono di mettere in crisi un matrimonio, portando a casa un sacramento semovente di oltre 1 m e 20 di altezza. Quelli pronti a confiscare, viste le dimensioni, il tavolo buono della sala da pranzo per montarlo. Quelli che a cena pronta dicono: ancora cinque minuti e poi ho finito…
C’è però un modo per farsi perdonare di tanta trascuratezza: la Tevo Little Monster può stampare in un sol pezzo il modello di un bambino (piccolo, si capisce), e questo scioglie il cuore di qualsiasi moglie.
A parte gli scherzi, questa grande stampante è davvero molto flessibile: oltre che per scopi amatoriali, e per la sperimentazione di varie soluzioni, può senz’altro essere utilizzata per attività artigianali e perché no, professionali.
È una macchina robusta, con un volume di stampa che sarebbe riduttivo definire generoso, meccanica ed elettronica di tutto rispetto, ad un prezzo assolutamente competitivo.
Forse proprio questa caratteristica, insieme al fatto che è disponibile in versione kit (ma non solo) la fa percepire come un prodotto destinato prevalentemente agli appassionati.
E-almeno in questa prima recensione-ci soffermeremo prevalentemente proprio su quest’aspetto: l’appartenenza della Tevo Little Monster alla grande famiglia delle stampanti fai-da-te.
Costruire un kit è complicato?
Sì, generalmente si. Soprattutto quando si tratta di kit economici. Ne ho già discusso in passato, sottolineando che la scelta di costruire un kit richiede competenza e vocazione. È una scelta che possono permettersi persone ordinate e meticolose, che abbiano a disposizione spazi adeguati e la tranquillità necessaria per portare a termine il progetto. Molto spesso i kit sono accompagnati da documentazioni sommarie e non sempre aggiornate. La loro costruzione richiede esperienza, manualità e talvolta addirittura intuizione. Non è, mi fa piacere ribadirlo, un modo per risparmiare soldi. Semmai, è un modo per divertirsi.
Dopo queste elucubrazioni sui kit in generale, mi rendo conto-piuttosto scoraggianti-veniamo al caso specifico in questione, che è un po’ diverso.
Anche costruire una Tevo Little Monster è complicato?
Ha utilizzato due sottotitoli molto simili proprio per sottolineare che non sempre si può generalizzare. In questo caso, parliamo di un tempo complessivo di montaggio che oscilla tra le due e le tre ore. Non molto più lungo della messa a punto di una macchina plug & play. Perché? Per due buone ragioni. La prima è che la maggior parte dei componenti sono premassemblati. In realtà, la Tevo Little Monster più che un kit vero e proprio sembra un intelligente soluzione per ridurre il volume dell’imballo e le conseguenti spese di trasporto che altrimenti risulterebbero particolarmente elevate. La seconda ragione è che la documentazione, nell’insieme ben fatta, è particolarmente compatta: tolto il frontespizio alcune illustrazioni finali, sono soltanto sette pagine.
Per il montaggio, non sono necessari particolari attrezzi (alcuni tra quelli forniti non vengono neppure utilizzati), né particolari attitudini. Gli elementi necessari per portare a termine le varie fasi sono racchiusi in bustine numerate, e questo permette di procedere con un certo ordine.
Infine, la principale preoccupazione di chi si accinge ad assemblare un kit fai-da-te, i collegamenti dell’elettronica, è superata dal fatto che i cablaggi sono tutti già pronti.
Completato l’assemblaggio meccanico (ridotto a qualche decina di viti) si tratta di collegare alcuni connettori che per la loro forma, e per il fatto di essere meticolosamente etichettati, non possono venire confusi. Il gioco è fatto. Insomma, l’uovo di Colombo. Una soluzione che permette a chiunque, anche alle prime armi, di godere della soddisfazione di essere riuscito a montare da solo una stampante 3D.
Nel video in basso, un riassunto (ma non troppo riassunto) dell’esperienza di montaggio, leggendo le istruzioni “in diretta”, e quindi esposti a tutti i possibili errori.
Principali caratteristiche
Tevo Little Monster
Dimensioni | 600x600x1200 mm |
Volume utile (cilindrico) | 340mm (D) x 500mm (H) |
Telaio | Alluminio anodizzato e verniciato a polveri |
Estrusore | E3D semi-bowden (T-Max 260°) |
Piano (riscaldato) | Vetroceramica, T-Max 110° (CA 220V) |
Elettronica | 32 bit |
Alimentazione | 24V |
Display | MKS TFT28 Touch screen grafico |
Calibrazione | Automatica (BL Touch) |
Ripresa lavoro dopo interruzione di corrente | Si |
Connessioni | USB, Ethernet, SD |
Software | Open Source |
Piattaforma | Smoothieware, su scheda SD |
Tevo Little Monster è disponibile presso ShareMind, sia in kit, sia pronta all’uso.
Commenti 1
Complimenti Davvero per il Tutorial e la spiegazione dettagliata di questa stampante entry level!
e possibile sapere se l’eventuale ordine del prodotto ,prevede spese doganali all’arrivo?
Saluti
Alfre