ZBrush nella stampa 3D

Pietro Meloni Software, Stampa 3D, ZBrush 0 Comments

Nato in origine come un curioso strumento di “disegno tridimensionale” con l’introduzione del rivoluzionario concetto dei “Pixol” (pixel dotati anche della coordinata Z), ZBrush si è evoluto nel corso degli anni, acquisendo la capacità di esportare veri e propri dettagliati modelli 3D.
Questo passaggio evolutivo ha aggiunto, oltre al tradizionale impiego nell’animazione e negli effetti speciali, svariate ulteriori potenzialità applicative, attraverso la realizzazione di oggetti reali con tecniche di prototipazione sottrattiva. Le macchine ad asportazione (CNC) tuttavia, nonostante l’elevata accuratezza e la possibilità per i sistemi multiasse di raggiungere e modellare anche aree in sottosquadro, non hanno mai reso pienamente merito, a causa dei loro limiti fisici, alle infinite possibilità creative di ZBrush.
E’ soltanto con il recente, massiccio avvento delle stampanti 3D, che hanno raggiunto costi ormai “popolari” ed elevatissimi livelli qualitativi, che finalmente artisti, designer ed appassionati hanno potuto sfruttare pienamente le potenzialità illimitate di questo straordinario package.
Divenuto ormai lo strumento di elezione per una vasta gamma di industrie, in questo video ZBrush rivela alcuni degli impatti che la sua “creta digitale” – attraverso la stampa 3D – sta avendo in una vasta gamma di discipline.

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