L’innovazione continua
Rilasciato nel novembre 2012 dopo circa 5 anni di sviluppo, monitorato da ben
40.000 beta tester, Rhino 5 si presenta in forma smagliante, arricchito di oltre
3.500 migliorie.
Come sempre in controtendenza rispetto ai competitor, pronti a sfornare “nuove”
release con frequenza annuale, spesso per motivi commerciali persino anticipate
di qualche mese per proporre la versione 2013 già a metà del 2012, McNeel ci ha
abituato a nuove versioni che presentano innovazioni sostanziali.
La prima e tecnicamente più significativa è la doppia piattaforma a 32/64 bit.
Abbinata ad una sostanziale revisione e semplficazione della topologia dei
modelli, questa novità aggiunge al “cambio” della macchina Rhinoceros svariate
marce in più, in termini di velocità di esecuzione e possibilità di gestire progetti
enormemente più complessi. Se Rhino 4 in alcune occasioni poteva dare
l’impressione di un motore con qualche cavallo in meno rispetto al “peso della
vettura”, Rhino 5 appare sin dall’avviamento pronto e scattante.
SHINE Architecture e TAarquitectura hanno usato Rhino 5 per un intervento di ristrutturazione in un edificio
universitario in León, Messico.
Ampliare senza complicare
Il problema più comune che si presenta nell’includere nuove funzionalità
(soprattutto quando, come in questo caso, sono numerosissime) è contenere
l’aumento della complessità d’uso. Menu ed icone tendono a proliferare in modo
incontrollato, saturando anche l’abbondante spazio reso disponibile da grandi
monitor ad alta risoluzione. Beh, Rhino 5 risolve brillantemente l’equazione, con
una nuova interfaccia che suddivide le barre strumenti in ordinate schede - vere e
proprie “cassette degli attrezzi” con dotazioni adeguate rispetto alle finalità alle
quali sono orientate. Gli strumenti disponibili sullo schermo divengono quindi di
volta in volta quelli “giusti” per affrontare esigenze di generale modellazione,
disegno tecnico, rendering, selezione etc. Lo stesso accade per le schede laterali
destinate a consentire la condivisione dello stesso spazio delle finestre di dialogo
dei Livelli, Proprietà, Aiuti etc. Naturalmente, il tutto è fin troppo personalizzabile in
relazione alle proprie specifiche esigenze.
Questo intelligente approccio alla revisione dell’interfaccia (doverosa per
accogliere la moltitudine di nuove funzioni) ha il pregio di non sconvolgere il
workflow degli utenti esistenti, e nell’insieme appare più come una semplficazione
che non come una complicazione. E non è poco.
Maggiori possibilità nella manipolazione dei modelli
Sino alla versione 3, era particolarmente importante nell’affrontare un progetto
scegliere un approccio topologico “adeguato alle future possibili manipolazioni”.
Le diverse entità geometriche utilizzate (superfici, superfici tagliate, polisuperfici)
implicavano differenti possibilità di manipolazione, e la necessità di un consistente
background di conoscenza della “filosofia delle NURBS” per predisporre il progetto
in modo che consentisse future manipolazioni adeguate alle esigenze. Il
progettista doveva in qualche modo “proiettarsi” nel futuro, prevedendo gli
interventi di modifica che avrebbero potuto rendersi necessari, e definendo la
natura topologica dei vari elementi geometrici usati nel modello in base a questo.
Con la versione 4 gli sviluppatori avevano introdotto qualche miglioria, ed un primo
approccio “storico”, che consentiva per alcuni comandi di intervenire sugli elementi
impiegati per la generazione di “feature” (es. curve) per alterare gli oggetti
(superfici) generate. Ma rimanevano tuttavia diversi limiti nella possibilità di
modifica delle polisuperfici. Spesso in particolare i neofiti di Rhinoceros, dopo aver
esploso polisuperfici esitenti e tentato di manipolare i punti di controllo, si
trovavano di fronte a deformazioni impreviste e pressochè totalmente
incontrollabili. Da questo punto di vista, la versione 5, anche a causa di una
profonda revisione strutturale nelle modalità interne di costruzione degli elementi
geometrici, consente di affrontare con disinvoltura task in precedenza ostiche,
come l’offset di polisuperfici, la creazione di gusci, lo spostamento di elementi
costitutivi di un modello complesso etc. L’introduzione dello strumento GumBall, un
potente modificatore interattivo che permette di spostare, scalare, ruotare
frammenti di polisuperfici è quasi una rivoluzione.
Grandi prestazioni
In alcune specifiche aree (es. il caricamento e la gestione di modelli mesh di
medio-grandi dimensioni) l’architettura stessa delle precedenti versioni di
Rhinoceros consentivano soltanto modeste prestazioni. L’introduzione di una
versione a 64 bit, la profonda revisione strutturale alla quale è stato sottoposto il
programma, e lo sfruttamento dei coprocessori grafici hanno portato ad un
cambiamento radicale delle performance. La nuova piattaforma consentirà una
maggiore efficienza dei plug-in di reverse engineering (ne esistono molti), ed apre
la strada verso una modellazione “ibrida” (NURBS, SDS, Voxels, Pixol etc.) della
quale ormai si sente il bisogno.
Ancora più versatile
Da sempre Rhinoceros è considerata una delle migliori piattaforme per
l’interscambio dati tra diversi applicativi di modellazione e CAD sia per la
moltitudine di formati I/O gestiti, sia per la presenza di svariati strumenti utilizzabili
per la “bonifica” di file con errori topologici provenienti da altri programmi. La
versione 5 prosegue questa “tradizione” integrando 9 nuovi formati e introducendo
oltre 50 migliorie nellla compatibilità di alcuni tra i formati già supportati.
E i “vecchi” plug-in?
Naturalmente, non tutti gli sviluppatori di plug-in si sono già adeguati alla nuova
architettura a 64 bit. Poco male. Rhino 5 viene installato nelle macchine con
processori e S.O. a 64 bit anche nella versione a 32 bit. Questo consente al
sistema di eseguire correttamente anche i plug-in scritti per Rhino 4 (nella
versione a 32 bit), garantendo sia la salvaguardia degli investimenti, sia un
passaggio graduale verso la piattaforma a 64 bit.
Per una completa anteprima delle nuove caratteristiche e funzionalità della
versione 5, utilizzare i pulsanti in basso per accedere alle risorse video.
Per maggiori informazioni, usare il pulsante Rhino 5 Info.
Panoramica video delle principali novità di Rhino 5 (25 min)
Video completi delle funzionalità e caratteristiche di Rhino 5 (7 h)
2013
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ShareMind Choice
NURBS modelers
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